Adjaye Associates, Kiran Nadar Museum of Art, 18ma Esposizione Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, The Laboratory of the Future. Courtesy La Biennale di Venezia. Photo: Andrea Avezzù
Sarà il museo e centro culturale più grande dell’India e riunirà arti visive, musica, danza e teatro, su una superficie di circa 100mila metri quadrati. Il Kiran Nadar Museum of Art di Delhi ha presentato il suo piano di espansione, con un progetto firmato dall’archistar di origini ghanesi David Adjaye, vincitore della Royal Gold Medal 2021, la più alta onorificenza del Regno Unito per l’architettura. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per realizzare un nuovo epicentro dell’arte mondiale.
D’altra parte, il museo ha il nome di Kiran Nadar, una delle collezioniste indiane più importanti e facoltose. Iniziò la sua carriera nella pubblicità, come professionista della comunicazione e di brand, entrando poi a far parte di NIIT – National Institute of Information Technology, società multinazionale indiana per lo sviluppo di competenze e talenti con sede a Gurgaon. Moglie di Shiv Nadar, industriale e filantropo miliardario, attualmente gestisce, tra l’altro, la PFHI – Public Health Foundation of India e fa parte della Rajiv Gandhi Foundation, impegnata nel sostenere l’istruzione delle giovani ragazze musulmane nell’Uttar Pradesh.
Riconosciuta da Forbes Asian Magazine come una eroina della filantropia, Nadar iniziò a collezionare opere nel 1988, acquistando pezzi per la sua casa. Nel 2005, decise di aprire il proprio museo per ospitare e rendere fruibile la sua vasta collezione d’arte. Oggi, il Kiran Nadar Museum of Art attira oltre 100mila visitatori all’anno. Secondo Gaurav Bhatia, amministratore delegato di Sotheby’s India, il museo di Nadar ha reso «Alcune opere d’arte incredibili accessibili ai cittadini comuni».
Attualmente il museo opera in due sedi, a Nuova Delhi e Noida, e ha una collezione di oltre 10mila opere. Il nuovo complesso le ospiterà tutte, oltre a progetti temporanei, e dovrebbe essere completato entro il 2026. Il progetto è stato presentato per la prima volta con un modellino in scala creato dallo studio Adjaye Associates ed esposto nella mostra internazionale curata da Lesley Lokko alla Biennale di Architettura di Venezia attualmente in corso. Adjaye Associates sta lavorando al progetto con lo studio di architettura indiano S Ghosh & Associates. La struttura si trova nei pressi della National Highway NH8, vicino all’aeroporto internazionale Indira Gandhi di Delhi, e si svilupperà in orizzontale, come una sorta di agglomerato di padiglioni intorno a uno spazio aperto, un gruppo di edifici adattabili a varie funzioni. Tra le fonti di ispirazione, il Kimbell Art Museum in Texas, progettato dall’architetto Louis Kahn, un edificio famoso per la sua interazione con la luce naturale, ma anche gli architetti indiani Charles Correa e Balkrishna Doshi.
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