Il Pirelli Tire Building, l’imponente edificio progettato da Marcel Breuer a New Haven, nel Connecticut, diventerà un hotel.
Già nel 2018 il New Heaven Independent aveva riportato la notizia secondo cui IKEA, che aveva acquistato nel 2003 l’edificio, otto ettari di terreno, e aperto lì vicino il suo primo punto vendita di tutto il Connecticut, avrebbe deciso di dare nuova vita all’originalissima struttura brutalista, un tempo sede della compagnia americana Armstrong Rubber Co, trasformandola in un grande albergo, in collaborazione con la Commissione del piano urbanistico di Hartford.
Il piano è stato molto criticato dal Long Wharf Advocacy Group, un’organizzazione locale di cui fanno parte architetti, ambientalisti e sostenitori del design urbano, che ha espresso più volte preoccupazione riguardo l’impatto architettonico e ambientale del progetto.
Proprio pochi giorni fa però, è arrivata la conferma. Il colosso svedese dell’arredamento ha annunciato di aver venduto l’edificio all’architetto statunitense Bruce Becker, per 1,2 milioni di dollari. Lo studio Becker&Becker firmerà quindi il progetto, in linea con la crescente economia turistica della città e il piano di riqualificazione del distretto di Long Wharf, che speriamo includa anche la tutela e la conservazione dell’edificio.
Marcel Breuer (Pécs, 22 maggio 1902 – New York, 1º luglio 1981) progettò l’edificio negli anni ’70 per l’azienda americana Armstrong Rubber Co. Nel 1998, la società italiana Pirelli acquistò Armstrong Rubber, dando il nome all’edificio, ma lo vendette poco dopo. Costruito in cemento armato, il Pirelli Tre Building, è composto da due parti collegate da un corpo centrale: una inferiore, di due piani, e una superiore di quattro, ed è un classico esempio di architettura brutalista.
Becker, ha dichiarato che intende creare un hotel a energia netta zero (EENZ), il che significa che la quantità di energia utilizzata sarebbe uguale a quella creata in loco, e completamente elettrico, con standard di progettazione a basso consumo energetico. Le modifiche alla struttura saranno, quindi, per lo più interne: “Stiamo pianificando di generare tutta l’energia direttamente nell’area, utilizzando un impianto fotovoltaico sul tetto e delle tettoie a energia solare nelle aree di parcheggio”, ha dichiarato l’architetto.
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