Categorie: around

fino al 13.IV.08 | True North | Berlin, Deutsche Guggenheim

di - 2 Aprile 2008
La sede berlinese del Guggenheim mette in mostra alcuni lavori di fotografi e film maker contemporanei della propria collezione, riunendoli secondo il concetto di Nord. Ciò che viene da chiedersi è se il tema sia stato scelto come mero pretesto per esibire la propria eccellenza e il proprio impegno nell’istituzionalizzare l’attuale o se ci sia qualcosa di più.
In questo caso ha un senso, nella sua semplicità, il concetto di True North; risulta vivo e stimolante perché frutto di un’appassionata selezione curatoriale, di un rigore ineccepibile con il quale tutta la mostra è stata pensata e realizzata. Numerosi e di alto profilo gli appuntamenti collaterali: lecture e convegni ricchi di presenze importanti della critica d’arte e della filosofia nordeuropea, ma anche incontri con gli artisti, coinvolti nel dialogo con il pubblico, oltre che workshop e proiezioni capaci di declinare il concetto proposto da vari punti di vista. Il tutto impreziosito da un documentario musicale, stampato per l’occasione in un cofanetto tirato in centocinquanta copie, che ci restituisce la capacità di Glenn Gould -pianista canadese, innovatore negli anni ‘60 dei programmi radiofonici- di sperimentare sovrapponendo passaggi di interviste sul tema, effetti sonori e composizioni musicali per un innovativo effetto di contrappunto.

Una mostra curata nei minimi particolari e che, per tale ragione, assume una notevole compattezza, classe e rigore. L’installazione di Roni Horn, che occupa la sala più grande, presenta 45 fotografie scattate in Islanda e poste in serie all’altezza degli occhi del visitatore con l’obiettivo di creare un orizzonte confuso. Problematicità, confusione, distonia -quella suscitata dall’invasività dei cicli artificiali su quelli naturali- che troviamo anche nella fotografia Glaspass (Walks #10) di Thomas Flechtner, dove l’algido e glaciale paesaggio nordico, in apparenza incorruttibile, è nella realtà definito e strutturato, quindi corrotto, dalle geometrie create dalle impronte degli sciatori.

Il concetto dell’uomo che gestisce, violenta, decide degli spazi naturali viene evocato anche da Elger Esser, dove il paesaggio scompare nella propria riconoscibilità rimanendo soltanto come segno remoto e astratto, e da Armin Linke, autore di una foto dello Ski Dome di Tokio, enorme ricreazione artificiale per il pubblico intrattenimento del clima nordico.
Splendido il video di Orit Raff, Palindrome. Qui, in un territorio polare, l’immagine dell’uomo -intento ossessivamente ad accumulare coperte per la sopravvivenza- è accostato per contrasto, attraverso la reiterazione schizofrenica della dissolvenza, a quella del coyote, abitante naturale e a proprio agio delle zone nordiche. Più complesso ma altrettanto suggestivo il lavoro di Stan Douglas, che indaga la colonizzazione dell’Islanda avvenuta a opera degli inglesi e degli spagnoli nel XVIII secolo. Douglas combina e sovrappone due produzioni video con due differenti audio, così da realizzare una visione e un ascolto disturbati e allucinati.

La serie fotografica del fuoriclasse Olafur Eliasson è in verità una delle sue peggiori e scontate. Ma tant’è, la mostra risulta nel suo insieme di altissimo profilo, capace di confinare la possibilità di una critica nello spazio stretto e sterile di un esercizio retorico.

articoli correlati
Islanda contemporanea, tanti i big per il Festival di arti di Reykjavík

mostra visitata il 18 marzo 2008


dal 2 febbraio al 13 aprile 2008
True North
a cura di Jennifer Blessing
Deutsche Guggenheim
Unter Den Linden, 13/15 (Mitte) – 10117 Berlin
Orario: tutti i giorni ore 10-20
Ingresso: intero € 4; ridotto € 3; lunedì ingresso gratuito
Catalogo € 29
Info: tel. +49 0302020930; fax +49 03020209320; berlin.guggenheim@db.com; www.deutsche-guggenheim.de

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18