Categorie: around

fino al 16.I.2005 | Pascale Marthine Tayou | Gent, Smak

di - 13 Gennaio 2005

Pascale Marthine Tayou (Yaoundé, Cameroon 1967, vive in Belgio) ha fatto della sua condizione d’immigrato l’espressione di tutta una generazione di uomini e in secondo luogo di artisti: quelli che si pongono “in between”, quelli che sono africani e nuovi cittadini d’Europa, quelli che la storia ha portato a far vivere al contempo la cultura d’origine e le esperienze occidentali.
Tayou ha trasfuso tutto questo nel suo lavoro, tracciando i contorni della recente immagine dell’Africa post-coloniale, fatta di antiche tradizioni e simboli di una nuova economia. Ed oggi, proprio la città in cui si è stabilito, e che negli ultimi dieci anni ha molto seguito il suo lavoro, gli dedica una grande mostra, che si presenta come una ricapitolazione di quello che è stato, ed un preludio per altro ancora.
Abbiamo imparato a conoscere il lavoro di Pascale Marthine Tayou come fosse un diario, sia che si tratti di un vero e proprio racconto intimo –come nel caso della video istallazione presentata lo scorso anno al Macro di Roma– sia che si tratti di sculture, disegni o fotografie, com’è per le vecchie opere ricostruite in occasione di quest’ultima esposizione. Allo Smak sono presentati, infatti, disegni e sculture della metà degli anni ’90 in cui più fortemente si sente il legame dell’artista con la terra d’origine, sia per i materiali usati –primi fra tutti il legno e scatole di cartone– sia per le tematiche affrontate e le strutture scultoree a totem.
Poi il rapporto con la cultura dell’”altro” (vissuto in Africa come “colonizzatore”) si è fatto più personale e Tayou ha intensificato la sua ricerca artistica sul concetto di identità nazionale, cercando di darne una nuova definizione, meno legata a simboli precisi. Così è per la recente Import/Export in cui scritte e loghi del Cameroon vengono presentati in un collage di stickers e insegne al neon, giustapposte alla Fashion street, tipico mercato di strada africano allestito nella stessa sala. Così è pure per la Colonie de Foulard, un serpente di stoffe tradizionali di vari paesi e bandiere (già viste in Afrodisiaque, Aphrodiziak, Afrodisiac a Roma nell’ambito della mostra Tutto Normale, nel 2002) che superano il prototipo dell’identità nazionale, per assumere di più ad un concetto di universalità e globalità.

articoli correlati
Pascale Marthine Tayou al Macro

federica la paglia
mostra vista il 2 novembre 2004


Pascale Marthine Tayou
S.M.A.K.(Museum of Contemporary Art in Gent)
Cidadelpark, B-9000 Ghent – Belgio
tutti i giorni dalle 10 alle 18, escluso il lunedì e i festivi
ogni primo venerdì del mese anche dalle 18 alle 22
Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3,80 euro ( per gruppi di almeno 12 persone; studenti, under 25 e over 60 con permesso), 2,50 euro (scuole). Gratuito per under 12, disabili e accompagnatori di gruppi, escluse mostre speciali.
Info: +32(0)9221 17 03
museum.smak@gent.be
www.smak.be
Catalogo 32 euro


[exibart]



Articoli recenti

  • Mostre

La Bellézza non esiste: Christian Fogarolli, Romina De Novellis e Giuseppe Stampone a Milano

Prometeo Gallery Ida Pisani accoglie, a Milano, "La Bellézza non esiste", la mostra che rappresenta la seconda fase della collaborazione…

4 Maggio 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

Toxic Love: alla RUFA, un talk per rifettere sulle relazioni tossiche

A Roma, il Campus RUFA ospita un talk sul problema delle relazioni tossiche: in programma la presentazione dell’opera vincitrice di…

3 Maggio 2024 18:07
  • Arte contemporanea

Al MUSMA di Matera, la street art di Crisa in dialogo con Maria Lai

Al MUSMA di Matera, la nuova installazione permanente dello street artist Crisa dialoga con le opere della grande Maria Lai:…

3 Maggio 2024 17:05
  • Fiere e manifestazioni

Ecco com’è The Phair: la fiera fotografica per la prima volta alle OGR di Torino

Giunta alla quinta edizione, con una sede rinnovata, la fiera di fotografia si conferma per la sua identità accurata e…

3 Maggio 2024 17:02
  • Film e serie tv

Masterpiece, una nuova puntata con Mona Hatoum e Alberto Di Fabio

Masterpiece, la docuserie che ci porta sulle tracce delle meraviglie dell’arte contemporanea, torna con Mona Hatoum e Alberto Di Fabio:…

3 Maggio 2024 16:20
  • exibart.prize

Ecco i nomi che compongono la giuria di exibart prize N4

Andrea Gambetta, Antonio Addamiano, Uros Gorgone, Cesare Biasini Selvaggi, Manuela Porcu, Fabio Mongelli, Simone Manuel Sacchi, Edson Luli, Federico Pazzagli,…

3 Maggio 2024 15:28