L’interrogativo è semplice, la tematica è ampia: Me & More, io e gli altri. Al microscopio il tessuto continuo che integra l’individuo con il mondo circostante, una serie di rapporti algebrici lineari, intersezioni, esclusioni e unioni dell’io con il noi, caratteristici di quei processi che a volte ne esaltano, a volte ne sbiadiscono i connotati. Per rispondere si riuniscono a Lucerna 14 artisti, invitati da Peter Fischer e Susanne Neubauer: l’effetto è terapeutico.
Apre la mostra Magdalena Abakanowicz. La sua è una voce chiara al riguardo: Hurma, il suo più grosso raggruppamento di figure in juta, presenta involucri dalle fattezze umane, senza volto, a dimensioni reali uniti in una moltitudine muta, ma individuati dalla loro concavità, o dalla loro convessità. Alla spersonalizzazione del
Un collettivo di opere e dialettiche diverse, dall’aspetto corale ma dall’individualità elevata. Le opere si legano l’una all’altra costruendo un vero e proprio dibattito, dalle discussioni animate, le posizioni forti e le riflessioni profonde. Al visitatore non rimarrà che esprimere la propria.
fabio antonio capitanio
mostra visitata il 13 Novembre 2000
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