Categorie: around

fino al 26.VII.2009 | Dorothea Lange | Madrid, Museo Colecciones Ico

di - 22 Luglio 2009
Centotrentasei foto in bianco e nero, ognuna corredata da un breve commento dell’autrice. Immagini su cui lo sguardo non può scorrere veloce, che raccontano l’America degli anni ‘30 e ‘40, due decadi marcate dalla gran depressione e dal secondo conflitto mondiale.
Gli esordi di Dorothea Lange (Hoboken, 1895 – San Francisco, 1965) risalgono al 1918, quando inizia a lavorare confezionando ritratti per una clientela borghese; successivamente, sempre a San Francisco, in un momento in cui la crisi avanza, decide di passare dal chiuso del suo studio alla strada. In questa fase, dopo aver imparato a lavorare sulla vanità e su quanto le persone di fronte all’obiettivo tendano a nascondere la propria natura, non le sfuggono le code dei disoccupati di Skid Row, gli uomini che passano le loro giornate vagabondando, le manifestazioni di protesta e le file d’indigenti che, con la gavetta vuota fra le mani, provano a risollevarsi con un pasto caldo.
A metà degli anni ‘30 intraprende, insieme al marito economista, un lavoro sul campo per documentare le dure condizioni di vita dei contadini disoccupati della California, i problemi di siccità estrema, le tempeste di sabbia, la progressiva meccanizzazione del lavoro nei campi e, di conseguenza, la crescente migrazione dei braccianti. Questo studio confluirà in un libro uscito nel 1939 e intitolato An American Exodus. A record of Human Erosion. Nello stesso anno, con queste immagini sulla retina, Steinbeck pubblica Furore.
Nel 1937 è direttamente la Farm Security Administration a patrocinare il progetto, dedicato a ritrarre in maniera più estesa la complessa situazione rurale. Come se i politici, disorientati e distanti dalla drammatica situazione in cui versava il Paese, avessero urgente bisogno – per gestire la crisi e uscire dalla stasi – di vedere “semplificata per parti” la storia di quelle persone. Grazie alla testimonianza raccolta da Lange conosciamo la storia di Florence Owens, madre di sette figli a 32 anni e già vedova: l’immagine della profonda dignità racchiusa nello sguardo di questa donna illustra molteplici riviste popolari, infondendo un esemplare messaggio di forza e resistenza.
E così Dorothea percorre centinaia di chilometri su strade polverose, dove incontra gente errante che vive in baracche e vende perfino le ruote dell’auto per sfamare i figli, sporchi e cenciosi. Il volto bruciato dal sole dei loro padri incornicia uno sguardo interrogativo, perso nel vuoto, ma pur sempre di persona forte.
In questa mostra si possono rivedere anche le foto della War Relocation Authority, in cui viene raccontato l’allontanamento forzato della comunità nippo-americana, che iniziò a seguito dell’attacco di Pearl Harbour. Si trattava di famiglie di americani d’origine giapponese, residenti negli Usa da varie generazioni, che vennero evacuate dalle proprie case, etichettate e ghettizzate all’interno di campi di concentramento.

Lange si sofferma così in maniera delicata ma efficace sul tema della famiglia come metafora universale dell’esperienza umana.

articoli correlati
Dorothea Lange al New York Photo Festival 2009

teodora mauro
mostra visitata il 14 giugno


dal 4 giugno al 26 luglio 2009
Dorothea Lange – Los años decisivos
Museo Colecciones ICO
Zorrilla, 3 – 28014 Madrid
Orario: da martedì a sabato ore 11-20; festivi ore 10-14
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. 0034 91 592 16 26; museoico@ico.es; www.ico.es

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18