Dal 18 maggio, il MEET, centro internazionale per la cultura digitale di Milano nato con il supporto di Fondazione Cariplo, ospiterà, per la prima volta in Italia, l’opera immersiva realizzata dal media artist turco Refik Anadol.
Un flusso audiovisivo della durata di trentacinque minuti che, attingendo dal corpus artistico rinascimentale, traccia un legame con le tracce vive della storia dell’arte italiana. È “Renaissance Dreams”, l’installazione site-specific generata a partire da un milione di
immagini e testi prodotti tra il 1300 e il 1600 in Italia.
I dati dei quattro capitoli (pittura, scultura, letteratura e architettura) che compongono l’opera, sono stati elaborati da un’intelligenza artificiale per mezzo di algoritmi GAN (Generative Adversarial Network), capaci di identificare caratteristiche comuni nelle immagini e nei testi del Rinascimento italiano e produrre creazioni, per così dire, “originali”.
Il risultato? Una composizione di forme multidimensionali dinamiche a cui l’intelligenza artificiale ha attribuito volumi e colori nuovi ed associato un sound design ad hoc.
L’installazione sintetizza il lavoro pluriennale di Refik Anadol e del suo team internazionale
di designer, data scientist, programmatori ed architetti che insieme, quasi come una bottega rinascimentale dei giorni nostri, esplora l’intersezione tra media, scienza e tecnologia per creare esperienze poetiche e coinvolgenti.
Refik Anadol (1985, Istanbul) è un media artist turco che risiede a Los Angeles, dove ha fondato il Refik Anadol Studio di cui è direttore creativo. La ricerca di Anadol sta al crocevia di arte, scienza, e tecnologia ed esplora i modi in cui macchine intelligenti e tecnologie digitali consentono di creare ambienti immersivi che cambiano la nostra percezione del tempo e dello spazio.
Nei suoi lavori pavimenti, muri e soffitti si dissolvono, interi edifici prendono vita da grandi quantità di dati e ciò che una volta era invisibile all’occhio umano diventa visibile, offrendo una nuova prospettiva e narrativa del mondo. Anadol non si limita ad integrare i linguaggi espressivi delle tecnologie negli ambienti, ma sintetizza le caratteristiche dei new media nel design degli spazi, pubblici e privati.
Il media artist turco ha all’attivo numerosi riconoscimenti tra cui il premio Lorenzo il Magnifico per la New Media Art della Biennale di Firenze; il SEGD Global Design Awards e del Google’s Artists and Machine Intelligence Artist Residency Award. Le performance site-specific di Anadol sono state presentate alla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles e all’Artechouse di New York (USA); in musei come The National Gallery of Victoria (Australia); santralistanbul (Turchia) e l’usine (Svizzera); presso festival e rassegne come Ars Electronica Festival di Linz (Austria); Sydney City Art (Australia); Seoul Haemong (Corea del Sud) e International Digital Arts Biennial di Montréal (Canada).
Refik Anadol è docente e ricercatore presso il Dipartimento di Design Media Arts di UCLA a Los Angeles.
Info per il pubblico
Renaissance Dreams – Refik Anadol
fino al 31 luglio 2021
MEET Digital Culture Center
viale Vittorio Veneto 2, Milano
dal martedì al venerdì ore 15-19 (ultimo ingresso ore 18)
Ingresso solo su prenotazione al sito www.meetcenter.it
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