Alcune considerazioni sulla banana di Cattelan ad Art Basel Miami

di - 5 Dicembre 2019

È un oggetto, anzi, per essere più precisi, un frutto che possiede delle indubbie qualità estetiche. D’altra parte anche Andy Warhol lo trasformò in una icona immortale, anzi, non deperibile – alla faccia dei conservanti alimentari – e se l’album dei Velvet Underground & Nico è entrato nella storia della musica, sicuramente il merito è anche di quella famosa copertina. Insomma, sembra proprio che la banana – Freud, aiutaci tu – piaccia a tutti. Sicuramente Comedian, la banana esposta da Maurizio Cattelan nello stand di Perrotin ad Art Basel Miami è piaciuta ai collezionisti, che l’hanno subito acquistata per la modica somma di 120mila dollari.

E non contenti ne hanno acquistata un’altra. E una terza, l’ultima della serie, sarà venduta a 150mila dollari. Stiamo parlando di una banana organica, ovvero la falsa bacca della pianta del banano, della famiglia delle Musaceae. E, a quanto pare, se non la mangi ma la esponi, fa bene al portafoglio. Quella esposta da Cattelan è già in fase di maturazione, gialla con rapide sfumature nere, attaccata con del nastro adesivo argentato al muro bianco splendente del prestigioso booth.

Il grande ritorno di Maurizio Cattelan ad Art Basel Miami

Cattelan torna così in fiera, dopo 15 anni di quasi totale assenza e, visto che si tratta di Art Basel Miami, non poteva che farlo con una trovata sensazionale o sensazionalistica, cioè con una banana. D’altra parte, era un’idea sulla quale l’artista stava girando intorno da un anno, come ha spiegato Perrotin. La banana era diventata un’ossessione e, dopo aver realizzato copie e calchi in resina e in bronzo, dopo aver trascorso notti insonni con l’obiettivo della banana fisso nella testa, ecco l’illuminazione. In effetti, per rappresentare una banana, cosa c’è di meglio di una banana? Una banana vera, acquistata in un negozio di frutta di Miami.

Ma l’opera non era ancora terminata. A comprare una banana son buoni tutti ma per esporla ad Art Basel ci vuole un certo gusto. Estetico. E così il nastro rigorosamente argentato, messo proprio in quel modo, con l’angolazione giusta – ruotata rispetto a quella di Warhol – ed ecco l’erotismo dell’oggetto esposto, facile ed efficace. Perrotin ha fatto giustamente notare tutta la serietà dell’operazione, la cura e la precisione nel pensare all’allestimento giusto, che fa parte dell’opera. Poi ci ha pensato la natura – e chi oserebbe la tracotanza di sostituirsi alla natura – a fare il suo corso, dosando i colori, già di per sé perfetti.

Ha la severità di una geometria di Malevič . Che il dio dell’arte mi perdoni

Arte sostenibile a chi?

A proposito di sostenibilità e ambiente, temi sui quali gli artisti consumano molte energie e sui quali noi impieghiamo parecchia carta. Si trova in giro veramente molta poca arte meno inquinante. Giusto la lattuga di Giovanni Anselmo, opera presentata già nel 1967 e composta da due blocchi di granito che, uniti da un filo di rame, sostengono una lattuga. La scultura che si mangia. Sì, certe volte l’arte è perfetta.

Per fare una banana, ci vuole una lattuga

Insomma, da nonni illustri e da un genitore in pensione ma piuttosto vivace è nato Comedian, che è diventata l’opera più fotografata e chiacchierata della fiera. L’idea è piaciuta a tutti e tutti vorrebbero criticarla aspramente. Ma è veramente così brutta? Abbiamo visto che non lo è e c’è una lunga storia a certificarlo. Forse per il prezzo? C’è molto di peggio in giro e a cifre molto più esose: è il mercato dell’arte, baby, vorresti far scivolare l’intera impalcatura su una buccia di banana?

Quindi, piaccia o no, sarebbe facile rispondere laconicamente, con un certo ghigno di consapevolezza: beh ma è Cattelan. Scommettiamo che l’idea, semplicissima, ripetibile e, per questo, geniale, sarà ripresa da molti? Magari con frutti diversi e non proprio da Perrotin ad Art Basel ed è proprio in questo scarto che, forse, si trova una risposta.

Banane e limoni

Visualizza commenti

  • Indubbiamente l'artista mette alla prova i suoi estimatori. Che cosa è la genialità la celebrazione della banalità?

  • Ovviamente non c'è nulla di più bello e perfetto della natura , qualsiasi cosa che realizziamo è ispirata dai colori e forme già esistenti. Solo che la paternità dell'opera in questo caso la darei alla natura, palma, sole e chi l'ha colta. Cattelan ha il percorso, estimatori e la faccia tosta per presentarla in mostra, banale, ma gli frutta

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