Siamo stati da Fabbrica Eos per visitare la scultura in divenire che è diventato Atto Unico, un progetto installativo di Giacomo Cossio, a cura di Alberto Mattia Martini.
In Viale Pasubio non si può non notare una vetrina come quella di Fabbrica Eos – un tripudio di rosa colorato. Giacomo Cossio, che è intervenuto proprio negli spazi della galleria, ha scelto alcune piante provenienti da un vivaio per ricoprirle di vernice.
Queste piante, ricoperte di rosa, dopo qualche settimana da Fabbrica Eos sono riuscite a mostrare la loro natura, verde e impervia.
“Atto Unico”, composto da piante in vaso di tutti i tipi, l’artista vuole mostrare la reazione della natura. Grazie all’uso di un colore così forte come il rosa, infatti, è impossibile non notare – dopo un mese – il verde che spunta da questo gruppo di piante.
Nota bene: le vernice utilizzata da Cossio non è tossica. Infatti è prodotta da un’azienda tedesca che utilizza prodotti completamente naturali con percentuali bassissime di addittivo, addirittura 1 grammo per litro.
Come dice Alberto Mattia Martini, curatore di questo progetto, «Cossio vuol fare entrare la vita, una porzione di contemporaneità sotto forma di natura, all’interno dello spazio espositivo».
L’artista, parmigiano d’origine, si è concentrato sulla forza della natura anche nei suoi progetti precedenti. In Atto Unico è riuscito a creare un ambiente in movimento, che emoziona lo spettatore alla vista di qualche fiore cresciuto nel “sottobosco” di questa installazione.
Questa esposizione avrà una durata di circa tre mesi e noi, che siamo arrivati da Fabbrica Eos a fine giugno, siamo curiosissimi di sapere dove arriverà la forza di crescere di questa fauna davvero particolare, in mostra fino al 28 agosto.
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