Do you trust me?
Con oltre 3mila iscritti, grazie al tam-tam dei social network, è ufficialmente nata la piattaforma CODALUNGA YouTube. E così Nico Vascellari colpisce ancora, ma vedremo più precisamente dove colpirà a partire da sabato sera, alle ore 20 del 2 maggio, fino alla stessa ora della domenica, in una performance intitolata DOOU – ovviamente visibile solo online – lunga 24 ore.
Nella giornata di ieri, diverse personalità dell’arte e dello spettacolo, da Laura Pausini a Chiara Ferragni, hanno postato sui loro profili instragram un proprio selfie con un cartello che domandava: DO YOU TRUST ME? La questione, innescata da Nico Vascellari e condivisa tramite il profilo di Codalunga, è stato il preludio alla nascita indipendente di questo nuovo progetto generato non solo dalla situazione di chiusura nella quale ancora siamo immersi, ma anche in risposta alla carenza di sostegno a cui dovranno far fronte le arti visive nel prossimo periodo. Come? Durante i giorni che precedono la performance inaugurale della piattaforma e fino alla fine delle 24 ore della diretta, nella sezione shop del sito di Codalunga saranno disponibili delle edizioni dell’artista il cui ricavato verrà interamente utilizzato per produrre il secondo evento che Codalunga commissionerà all’artista successivo. Il terzo evento verrà a sua volta finanziato alla stessa maniera con il ricavato del secondo evento, e così i successivi. Una catena virtuosa innescata nella ferma convinzione che un nuovo sistema non solo sia possibile ma anche necessario. Cosa vedremo nella diretta? Questo lo scoprirete solo collegandovi a CODALUNGA YouTube.
15 anni fa a Vittorio Veneto, l’esperienza di Codalunga è nata come estensione dello studio di Nico Vascellari, per ospitare mostre ed eventi di altri artisti. Da allora, in maniera sempre indipendente, si sono alternati – e hanno fatto mormorare il paese – artisti come Jimmie Durham, Black Dice, Enzo Cucchi, Ghedalia Tazartes, Luigi Ontani, Arto Lindsay, William Basinski, Charlemagne Palestine, Banks Violette, Prurient, Carlos Casas, Cesare Pietroiusti, John Duncan, Phill Niblock, Hermann Nitsch, Mat Brinkman, Lorenzo Senni, Invernomuto…
Codalunga, insomma, è rimasto negli anni uno spazio in movimento e movimentato, la radice-madre della carriera internazionale di Nico Vascellari (dal MAXXI di Roma al Palais De Tokyo di Parigi; dalla Fondation Beyeler di Basilea a La Casa Encendida di Madrid passando per Manifesta 7 e la 12esima Biennale di Architettura di Venezia) che nella sua Vittorio Veneto ha sempre operato mantenendo l’idea di un confronto sul filo del rasoio: quello tra la cultura contemporanea e un contesto non incline a dialogare con questi linguaggi.
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