Jean Tinguely, Fatamorgana, Photo Daniel Spehr
Dal 10 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025, il Pirelli HangarBicocca di Milano ospita un’ampia retrospettiva dedicata a Jean Tinguely, maestro indiscusso dell’arte cinetica e pioniere della scultura meccanica. Questa mostra, la più ampia mai realizzata in Italia dopo la sua scomparsa, celebra il centenario della nascita dell’artista, svelando la sua ricerca radicale e la sua capacità di confrontarsi con la contemporaneità .
Nato a Friburgo nel 1925, Tinguely è noto per aver rivoluzionato il concetto stesso di opera d’arte, liberandola dalla staticità e alleggerendone l’autorialità . Le sue creazioni, spesso costituite da materiali di scarto, ingranaggi e macchinari rumorosi, non sono mai soltanto sculture: sono performance meccaniche che si muovono, suonano e interagiscono con il pubblico, esplorando temi come la precarietà dell’esistenza e la continua evoluzione sociale e politica.
Tinguely si autodefiniva «Un artista del movimento», un creatore capace di infrangere la bidimensionalità della pittura tradizionale per abbracciare il dinamismo e l’imprevisto. Le sue opere, da quelle seminali méta-mécaniques degli anni Cinquanta fino alle macchine musicali degli anni Ottanta, offrono una riflessione profonda sull’impermanenza, trasformando l’arte in un’esperienza transitoria e coinvolgente. Tra le opere esposte per la mostra a Milano, spiccano capolavori come Gismo (1960), Requiem pour une feuille morte (1967) e Philosopher (1988-1989), che incarnano la poetica di Tinguely di fronte alla macchina, intesa non come strumento di utilità ma come veicolo di poesia, sorpresa e caos creativo.
L’esposizione è curata da Camille Morineau, Lucia Pesapane e Vicente Todolà in collaborazione con il Museo Tinguely di Basilea, che custodisce la più vasta collezione delle sue opere. Il percorso si snoderà nei 5mila metri quadrati delle Navate di Pirelli HangarBicocca, un contesto che amplifica il carattere sonoro, dinamico e cromatico delle opere di Tinguely, offrendo al pubblico un’immersione totale nell’universo di un artista che ha saputo trasformare il movimento in arte e la macchina in un simbolo dell’effimero e dell’imprevisto.
Questo evento non è solo un tributo a un grande artista, ma anche un’occasione per riscoprire il profondo legame tra Tinguely e Milano, città che nel 1970 ospitò la sua memorabile performance La Vittoria, proprio davanti al Duomo. Con questa retrospettiva, Milano e Pirelli HangarBicocca rendono omaggio a un genio che ha saputo fondere l’arte con la vita, il movimento con la materia, in un’opera che continua a risuonare nel presente.
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