Per chiudere la Torino Art Week: da Mazzoleni e all’Associazione Barriera

di - 4 Novembre 2019

L’edizione speciale di Torino Art to Date di Untitled Association rappresenta uno strumento utile a chiunque abbia una passione per l’arte contemporanea o faccia parte della sua rete professionale. La mappa cartacea è reperibile all’interno dell’ultimo numero onpaper di exibart, il 106, e in svariati punti tra gallerie, fondazioni e musei della città e si pone l’obiettivo di raccogliere le proposte più interessanti che durante e dopo la settimana dell’arte torinese animano lo scenario cittadino. Questa volta, per salutarvi, vi proponiamo due appuntamenti: Rebecca Moccia da Mazzoleni e Agnieszka Polska da Associazione Barriera.

L’installazione di Rebecca Moccia da Mazzoleni

L’attenzione di oggi si concentra anzitutto sul progetto che Rebecca Moccia ha portato qualche giorno fa da Mazzoleni. “REBECCA MOCCIA: Rest Your Eyes”, a cura di Gaspare Luigi Marcone, rappresenta la terza edizione del progetto Windows, format che consiste nella realizzazione di una mostra-concept dedicata ad un unico artista e visitabile dall’esterno di una delle vetrine della galleria in via Cernaia 1.

Dalle 17 del pomeriggio, infatti, proprio a questo indirizzo sarà possibile visitare l’installazione, che Moccia ha incentrato su differenti percezioni dello spazio: si passa dalla forma di contenuto a quella di contenitore, dalla dimensione mentale a quella fisica e ancora al rapporto che lo spazio è in grado di creare tra privato e pubblico.

L’interno dello spazio acquisisce essenzialmente dei lineamenti domestici, che si riescono ad intravedere attraverso la pellicola semitrasparente stesa sui vetri, a simulare l’effetto del vapore che li appanna. È in quest’atmosfera che notiamo, infine, come il tutto sia immerso nelle tonalità della cronaca quotidiana proveniente da una fonte luminosa nascosta e sintonizzata su un canale di informazione.

L’allucinazione ambientale di Agnieszka Polska da Associazione Barriera

Dall’esposizione in vetrina ci spostiamo al 25 di via Crescentino, dove proprio ieri Associazione Barriera ha inaugurato la mostra personale di Agnieszka Polska dal titolo “I Call your Name”, che interroga la responsabilità di cui ognuno di noi è investito nei confronti delle odierne questioni ambientali. Nelle sue opere l’artista utilizza fotografie animate e sequenze filmate, abbinando la sua prospettiva a una scelta acustica che diventa un tutt’uno con la dimensione visiva.
“I call your name” consiste, dunque, in una nuova installazione sonora, The Happiest Thought, presentata insieme alle diverse opere fotografiche, le quali creano un’ambientazione assimilabile a una sessione di ipnosi, durante la quale lo spettatore è invitato a sperimentare l’atmosfera della foresta mentre è circondato da suoni e input visivi.

L’intenzione di Polska è quindi quella di condurre il pubblico in un viaggio allucinatorio che sovrappone riferimenti storici al senso poetico di interpretazione, dando vita a un’aura catastrofica su scala cosmica.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30