Talenti della videoarte: Timoteus Anggawan Kusno vince il Nefkens Loop Grant 2021

di - 8 Dicembre 2021

Timoteus Anggawan Kusno è il vincitore dell’Han Nefkens Foundation – Loop Barcelona Video Art Production Grant 2021, assegnato nell’ambito di LOOP, il festival internazionale dedicato esclusivamente alla videoarte, diffuso in tutta la città catalana, che si terrà fino al 12 dicembre 2021. Kusno riceverà un premio di 15mila dollari per la produzione di un nuovo lavoro, che sarà presentato prima alla Fundació Joan Miró di Barcellona e successivamente al MoCA Taipei, all’ILHAM di Kuala Lumpur, al Centre d’Art Contemporain di Ginevra, all’Art Hub di Copenhagen e all’Inside Out Art Museum di Pechino, partner del premio.

«Sono entusiasta che lo scambio creativo di idee durante la riunione della giuria abbia contribuito alla scelta di un artista il cui lavoro profondamente autentico e potente avrà senza dubbio un impatto sui visitatori delle istituzioni artistiche mondiali dove verrà mostrata la sua nuova produzione», ha dichiarato Han Nefkens, fondatore della Han Nefkens Foundation, istituzione che gestisce l’omonima amplissima collezione incentrata sul linguaggio delle immagini in movimento e che, nella sua storia, ha supportato la produzione di molti nuovi progetti di videoarte.

Istituito nel 2018, in collaborazione con il Loop Festival, il premio è aperto ad artisti emergenti di età pari o inferiore a 40 anni, residenti in Asia e con un percorso solido ma ancora non riconosciuto da importanti istituzioni artistiche internazionali. Gli artisti sono selezionati da critici d’arte e curatori riconosciuti a livello internazionale. Gli scout per il 2021 erano William Tang, Deborah Joyce Holman, Grace Samboh, Hao Hu, Henry Heng Lu, Joowon Park, Joselina Cruz, Mark Teh Kah Weng, Mohamed Almusibli, Vdrome (Filipa Ramos e Andrea Lissoni), Wei Yu, Shuai Yin e Zhang Xu Zhan.

«Come spettatore, le immagini in movimento mi lasciatno dei buchi in cui intrufolarmi; per tuffarci nell’invisibile e riflettere sul nostro bagaglio personale, che è inevitabilmente connesso alle nostre esperienze e al contesto collettivo», ha spiegato Kusno. «Capire che le mie opere risuonano con le esperienze degli altri è un momento significativo. Sono grato di avere l’opportunità di continuare a spostarmi e di fare progetti in questi tempi difficili, in questi anni di incertezze. Ringrazio la Fondazione Han Nefkens –​ Loop Barcelona Video Art Production Grant per avermi affidato il premio per la produzione video 2021. Questi saranno anni entusiasmanti per collaborare insieme in futuro».

Timoteus Anggawan Kusno: il potere delle immagini in movimento

Kusno è stato selezionato per le sue opere video che, leggibili a più livelli, «Costruiscono un linguaggio potente sulla nostra relazione contemporanea come esseri umani con il mondo», si legge nelle motivazioni. La giuria ha messo in evidenza «L’abile uso del suono nella sua pratica, oltre al suo uso convincente della mitologia e delle forme d’arte tradizionali».

Nato nel 1989, in Indonesia, Timoteus Anggawan Kusno lavora con vari media, tra cui installazioni, disegni e immagini in movimento. La sua ricerca interroga il limite tra la finzione e la storia, l’immaginazione e la memoria, analizzando il potere dei linguaggi visivi. Parte integrante della suo metodo è una riflessione sulle tecniche di montaggio e le strutture di produzione, per mettere in discussione le pratiche e le strategie della narrazione ufficiale.

Ha presentato i suoi progetti in occasione di varie manifestazioni internazionali e presso istituzioni come il Mumbai City Museum e il Centre for Fine Art Brussels, la 13ma edizione della Biennale di Gwangju, in Corea del Sud. Le sue opere sono esposte nella collezione museale del National Museum of Modern and Contemporary Art di Seoul, in Corea, e del Museum of Contemporary Art di Taipei. Nel 2022, oltre al lavoro per l’Han Nefkens Foundation – Loop Barcelona Video Art Production Grant 2021, gli stato commissionato un progetto dal Rijksmuseum di Amsterdam nell’ambito di “Revolusi!”, progetto espositivo sull’indipendenza dell’Indonesia.

Articoli recenti

  • Mostre

Perché, quindi, non mettere in movimento le forme plastiche? Calder, a Lugano

Sphériques, mobiles, stabiles, standing mobiles e constellations: con oltre 30 capolavori, creati tra il 1931 e il 1960, il MASI…

8 Maggio 2024 16:00
  • Moda

Lo show delle vanità: arte, moda e contraddizioni al Met Gala a New York

Il MET Gala, la serata di moda più glamour dell’anno, è andato in scena al Metropolitan Museum di New York,…

8 Maggio 2024 10:57
  • Arti performative

Orlando Festival: arti performative, queer e pluralità a Bergamo

Orlando Festival porta a Bergamo le arti performative, partendo da una prospettiva queer e plurale: ecco cosa abbiamo visto all’undicesima…

8 Maggio 2024 10:20
  • Progetti e iniziative

Cuba introspettiva, la mostra di videoarte da scoprire a Matera

Tre visite guidate in programma per approfondire temi e suggestioni della mostra all’Ex Ospedale di San Rocco: a Matera, 12…

8 Maggio 2024 9:26
  • Mostre

La più grande retrospettiva di Cen Long è in mostra a Venezia

In occasione della 60ª Biennale di Venezia, fino al 21 novembre, presso Palazzo Querini, è ospitata la msotra Cen Long.…

8 Maggio 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Biennale d’Arte: colori dal mondo ai Giardini, tra installazioni e padiglioni

Dall’intervento del collettivo brasiliano MAHKU, al Padiglione di Sol Calero, fino alla scultura del designer giapponese VERDY per Swatch: le…

7 Maggio 2024 17:43