Mire Lee. Ph. Melissa Schriek, The New York Times
La Tate Modern ha annunciato che sarà l’artista coreana Mire Lee la prossima autrice scelta per la prestigiosa commissione che prevede la realizzazione di un’opera site specific per gli impegnativi e iconici spazi della Turbine Hall del museo di Londra. Nata nel 1988 e con un importante curriculum internazionale, Mire Lee ha partecipato anche alla 59ma Biennale d’Arte di Venezia, nel 2022, e alla Tate Modern si può dire che giocherà in casa. Istituita ufficialmente nel 2002, la commissione per la Turbine Hall rappresenta uno dei riconoscimenti più significativi nel panorama dell’arte contemporanea e dal 2015 è promossa in partnership con la multinazionale coreana Hyundai (prima il main sponsor era Unilever).
La prima artista a realizzare la commissione l’ampio spazio di 3.300 metri quadrati situato all’ingresso del museo fu Louise Bourgeois, nel 2000. In quella occasione, la compianta artista presentò Do, I Undo, I Redo, un’installazione composta da tre torri d’acciaio, ognuna alta circa 9 metri e completamente percorribile. Nel corso degli anni, la Turbine Hall ha ospitato alcune delle installazioni site specific più notevoli e ammirate in tutto il mondo, create da artisti come Anish Kapoor, Ai Weiwei, Carsten Höller, Abraham Cruzvillegas, Kara Walker, che presentò una fontana di 13 metri perfettamente funzionante, Doris Salcedo, con la sua crepa di 167 metri nel pavimento, e Olafur Eliasson, del quale è rimasto memorabile il misterioso sole post apocalittico di The weather project. Tania Bruguera preferì invece lasciare lo spazio “vuoto”, o meglio, dipinse la grande rampa di accesso con un pigmento nero translucido. Nel 2023 è stato invitato uno degli artisti africani contemporanei più rappresentativi, El Anatsui, conosciuto per i suoi variopinti arazzi composti da tappi di bottiglia e Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2015.
Quest’anno, il comitato di selezione ha scelto Lee, per le sue sculture tentacolari, che utilizzano elementi cinetici per evocare la tensione precaria tra flessibilità e rigidità. Oggetti come asciugamani e catene, materiali come argilla, silicone e strutture in acciaio si ibridano per formare opere dall’aspetto organico e primordiale ma anche meccanizzato.
Mire Lee attualmente vive e lavora tra Seoul e Amsterdam. Ha conseguito una laurea presso il Dipartimento di Scultura e in media art presso il Seoul National University College of Fine Arts. Nel 2022 l’artista ha esposto due mostre importanti al New Museum di New York e al Museum für Moderne Kunst di Francoforte. Nel 2021 ha esposto allo Schinkel Pavillon di Berlino. I suoi lavori sono stati esposti alla Gwangju Biennale del 2018, alla 58ma Carnegie International di Pittsburgh, alla Biennale di Busan del 2022 e alla Biennale di Venezia del 2022. È rappresentata dalla Tina Kim Gallery e dall’Antenna Space di Shanghai. Il suo prossimo progetto per la Turbine Hall sarà visibile dall’8 ottobre 2024 al 16 marzo 2025.
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