Shiota Chiharu, Reflection of Space and Time, 2018. Abito bianco, specchio, cornice di metallo, filo nero in Alcantara (280×300×400cm). Commissionata da Alcantara S.p.A. - Immagine della mostra: Chiharu Shiota: The Soul Trembles, MAO Museo d’Arte Orientale, Torino, 2025. Ph. Giorgio Perottino - Courtesy MAO Museo d’Arte Orientale, Torino.
In occasione dell’edizione 2025 di Artissima, che si terrà da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre, Untitled Association vi accompagna alla scoperta di mostre, eventi e iniziative da non perdere nei giorni della Torino Art Week, con itinerari pensati per professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi, tra musei, spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti. Per una panoramica completa, potete dare un’occhiata alla nostra mappa, che troverete anche sul prossimo exibart onpaper, il 130.
Oggi si parte in Borgo San Paolo con la Fondazione Merz, superiamo la zona di Crocetta per raggiungere, nei pressi di Porta Susa, le gallerie Tucci Russo, Weber & Weber, DR Fake Cabinet e Giorgio Persano. Continuiamo a due passi dalla Piazzetta della Visitazione con il MAO – Museo d’Arte Orientale e concludiamo nei pressi dei Giardini Reali con i Musei Reali di Torino.
Si parte in Borgo San Paolo con la Fondazione Merz e la collettiva Push The Limits 2 a cura di Claudia Gioia e Beatrice Merz. La seconda edizione del progetto espositivo esplora la capacità dell’arte di rispondere e modificare questioni attuali urgenti. Le 20 artiste coinvolte, di generazioni e provenienze diverse, fanno del superamento e della trasformazione dei limiti la propria grammatica artistica. Le artiste in mostra sono: Heba Y. Amin, Maja Bajević, Mirna Bamieh, Fiona Banner aka The Vanity Press, Rossella Biscotti, Monica Bonvicini, Latifa Echakhch, yasmine eid-sabbagh/Rozenn Quéré, Cécile B. Evans, Dominique Gonzalez-Foerster, Mona Hatoum, Emily Jacir, Jasleen Kaur, Katerina Kovaleva, Teresa Margolles, Helina Metaferia, Janis Rafa, Zineb Sedira, Nora Turato.
Superiamo la zona di Crocetta per raggiungere nei pressi di Piazza Solferino la galleria Tucci Russo. Negli spazi cittadini, la galleria ospita la personale co-mondo di Mario Airò. Seconda personale dell’artista presso Tucci Russo, la mostra si inserisce in un più ampio percorso espositivo sviluppato a partire dal 2013 che comprende un totale di cinque progetti, tre dei quali si sono tenuti nella sede di Torre Pellice.
Vi segnaliamo, proprio nella sede di Torre Pellice, Vue d’ensemble: immaginari in dialogo (parte III) con opere di Mario Airò, Gianni Caravaggio, Christiane Löhr, Harald Klingelhöller, Lisa Tucci Russo, Richard Long, Tony Cragg, Daniel Buren e Alfredo Pirri. Da non perdere inoltre, la personale GE(SCHICHTE) di Tony Cragg, sempre nella sede fuori città.
Continuiamo lungo via Pietro Micca fino alla galleria Weber & Weber che, in occasione dell’art week, propone due personali a partire dal prossimo 29 ottobre: Pagine e Inchiostri di Antonio Violetta con testo un testo di Alessandra Rizzi, e Obrir el trìptic, signar la pau di Catalina Julve, in collaborazione con ABA ART. Antonio Violetta con l’opera Mare. Primo movimento, in Pagine e Inchiostri, sfida la compostezza e la regolarità del doctus, travolgendo lo spettatore come in un sollevamento d’onda. Dal canto suo, Julve costruisce una nuova e ricca narrazione, attraverso dipinti di grande e medio formato, costruendo personaggi, architetture, nature e oggetti fino ad immergere lo spettatore in un mondo di riflessione e di possibilità. Questa seconda mostra nasce in occasione dell’iniziativa TAG-Torino Art Gallery meets Art Palma Contemporani, che vede lo scambio tra le due associazioni di gallerie. Weber & Weber ospita ABA ART di Palma de Mallorca.
Continuando, poco distante, incontriamo le nostre prossime tappe, le gallerie DR Fake Cabinet e Giorgio Persano. Imperdibile da DR Fake Cabinet la quarta edizione di erotiKa, progetto espositivo in cui generazioni di artisti differenti declinano il tema dell’eros, proponendo prospettive diverse intorno al corpo, alla sensualità e al suo significato.
Con lavori che spaziano dalla fotografia alla scultura fino alla pittura e all’installazione, erotiKa attiva una ricerca condotta nel tempo, all’interno di un panorama espositivo nel quale l’erotismo sembra essere messo al margine, depotenziato nella sua vivacità creativa, libera e intensa.
La galleria Giorgio Persano presenta invece, la personale di Taus Makhacheva, Seeing, Touching, Imbibing. L’esposizione esplora la dimensione visiva e corporea delle immagini plasmate e rimodellate dalla storia. Con il film del 2023 ЦIумихъ (Tsumikh, “Dall’aquila”, in lingua avara – una lingua caucasica nordorientale parlata in Russia nel Daghestan occidentale), il film del 2024 Ясалъул яс (Yasalul yas – in lingua avara “La Figlia della Figlia di”), e con una serie di fotografie e oggetti, la mostra invita i visitatori a esaminare l’architettura della memoria: attraversando lo spazio dell’intimità e delle relazioni, l’artista cerca di recuperare l’immagine del nonno e poeta, sottraendolo alla strumentalizzazione da parte di alcune narrazioni politiche. Makhacheva si interroga su chi ha il diritto di plasmare la storia, e come questa si trasformi nelle mani degli altri.
Poco distante, a due passi da Piazza di Savoia, raggiungiamo il MAO – Museo d’Arte Orientale e la grande mostra monografica Chiharu Shiota: The Soul Trembles a cura di Mami Kataoka, direttrice del Mori Art Museum, e Davide Quadrio, direttore del MAO. Si tratta di un progetto ampio e articolato che ripercorre l’intera produzione di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture, e alcune delle sue più celebri installazioni ambientali e monumentali. Spesso ispirate da esperienze personali, le opere di Chiharu Shiota esplorano l’intangibile – ricordi, emozioni, immagini e visioni oniriche, e pongono interrogativi su concetti universali ed esistenziali quali l’identità, la relazione con l’altro, la vita e la morte.
Il progetto espositivo è concepito come un’unica grande installazione che si espande negli spazi del MAO. Oltre a una serie di disegni, sculture, fotografie e installazioni, l’esposizione prevede interventi site specific e nuove opere realizzate appositamente dall’artista per l’occasione.
Vi segnaliamo poco distante, il Museo Diffuso della Resistenza che, con l’allestimento permanente Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione, rievoca la vita quotidiana durante la guerra, l’occupazione tedesca, la Resistenza e il ritorno alla democrazia attraverso le immagini, i suoni e le voci dei testimoni. Con l’occasione, a due passi, in via Accademia delle Scienze, vi consigliamo una visita all’imperdibile collezione permanente del Museo Egizio.
Tra Museo Egizio e la prossima tappa, due Luci d’Artista: Cosmometrie (2002) di Mario Airò e Orizzonti (2023) di Giovanni Anselmo. In Piazza Carignano le Cosmometrie di Mario Airò sono schemi simbolici e geometrici concepiti per essere proiettati a terra, tratti dall’opera Articuli 160 adversus mathematicos di Giordano Bruno (1548-1600). Nelle sue opere Airò fa spesso riferimento alla tradizione letteraria e filosofica e, come in molti suoi lavori, i proiettori e gli altri strumenti utilizzati non sono celati, ma esposti a loro volta: la compresenza di tecnologia e riferimenti a fonti storiche evoca un’atmosfera suggestiva e ambigua al tempo stesso.
A pochi passi, Orizzonti (2023) è il titolo dell’installazione di Giovanni Anselmo, una delle sue ultime realizzazioni: si compone di 4 luci di colore blu che rappresentano le parole Nord, Est, Sud e Ovest, i 4 punti cardinali. Indicando i punti cardinali a partire dal centro esatto di Piazza Carlo Alberto, l’artista mette in relazione un luogo di Torino con uno spazio più ampio, globale, geografico e infine cosmico.
Eccoci giunti, nei pressi dei Giardini Reali, alla nostra ultima tappa: i Musei Reali di Torino. Da non perdere, in occasione del 450esimo anniversario della nascita dell’artista, la mostra Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte. La rassegna, curata da Annamaria Bava e Sofia Villano, presenta oltre venti opere tra dipinti, disegni e incisioni che documentano le diverse fasi della carriera del pittore, dagli anni giovanili alla piena maturità. Al nucleo di opere provenienti dalle collezioni dei Musei Reali, si aggiungono tre significativi prestiti dal territorio piemontese e dal Musée des Augustins di Tolosa.
Nelle immediate vicinanze dei Musei Reali, altre due Luci d’Artista: Sex and Solitude (2025) di Tracey Emin e Vento Solare (2004) di Luigi Nervo. Nei Giardini Reali Bassi, Sex and Solitude rappresenta probabilmente una summa dei neon realizzati nel corso degli anni da Tracey Emin, opere luminose che ricoprono un ruolo particolare per il modo in cui riescono a far emergere la sua abilità con le parole. Usando le parole del curatore della rassegna, Antonio Grulli: «L’allusione spirituale non è casuale. Emin parla alla nostra anima, al nostro spirito, nella quotidianità dell’esistenza, fatta di disperazione e gioia, speranza e paura, pulsione e dolore – temi centrali della sua opera. Nella sua scarnificata semplicità Sex and Solitude racchiude tutto, e risulta quasi impossibile non percepirlo come un grido di dolore».
In Piazzetta Mollino, l’opera attualmente esposta di Luigi Nervo nasce da una prima installazione, Il bosco dei maghi, presentata per Luci d’Artista a partire dalla prima edizione del 1998, che si componeva di dodici bassorilievi rappresentanti i segni zodiacali e accompagnati da cinquanta alberi stilizzati tratteggiati dai neon. Per l’edizione del 2001, Nervo aggiunse un altro bassorilievo raffigurante il sole, e intitolato Vento solare. Di seguito, per ragioni conservative, non fu più possibile esporre Il bosco dei maghi, lo stesso bassorilievo del sole divenne il centro della nuova opera realizzata da Nervo, Vento solare, che si configura appunto come un sole che emana i suoi raggi di neon luminosi, arrivando a lambire il profilo del bassorilievo della luna, aggiunto in questa fase.
Fondazione Merz
Via Limone, 24
fondazionemerz.org
@fondazionemerz
+39 011 19719437
info@fondazionemerz.org
PUSH THE LIMITS 2
a cura di Claudia Gioia e Beatrice Merz
27.10 → 01.02.2026
Tucci Russo
Via Davide Bertolotti, 2 – Torino
Via Stamperia, 9 – Torre Pellice (TO)
tuccirusso.com
+39 0121 953357
+39 0121 953459
gallery@tuccirusso.com
at Torino venue
co-mondo
Mario Airò
18.09 → 31.01.2026
at Torre Pelice venue
GE(SCHICHTE)
Tony Cragg
05.10 → 01.03.2026
Vue d’ensemble: immaginari in
dialogo (parte III)
05.10 → 01.03.2026
Weber & Weber
Via San Tommaso, 7
galleriaweber.it
+ 39 01119500694
+39 3480364070
@galleria_weber
direzione@galleriaweber.it
Pagine e Inchiostri
Antonio Violetta
31.10 → 24.01.2026
Obrir el tríptic, signar la pau
Catalina Julve
31.10 → 24.01.2026
DR Fake Cabinet
Via Giuseppe Barbaroux, 25
(internal courtyard)
@dr_fake_cabinet
erotiKa 4
23.10 → 29.11.2025
Margine d’ombra o luce quieta
Francesco Balsamo
solo show
04.12 → 17.01.2026
Giorgio Persano
Via Stampatori, 4
+39 0114378178
giorgiopersano.org
@giorgiopersano
info@giorgiopersano.org
Seeing, Touching, Imbibing
Taus Makhacheva
26.10 → 24.01.2026
MAO – Museo d’Arte Orientale
Via San Domenico, 11
maotorino.it
@mao_torino
Chiharu Shiota: The Soul Trembles
a cura di Mami Kataoka e Davide Quadrio
22.10 → 28.06.2026
Museo Diffuso della Resistenza
Corso Valdocco, 4/A
museodiffusotorino.it
@museodiffuso
direzione@pec.museodiffusotorino.it
Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione
Collezione permanente
Museo Egizio
Via Accademia delle Scienze, 6
museoegizio.it
@museoegizio
+39 011 5617776
info@museoegizio.it
Collezione permanente
Musei Reali di Torino
Piazzetta Reale, 1
museireali.it
@museirealitorino
mr-to.infoticket@cultura.gov.it
Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte
a cura di Annamaria Bava e Sofia Villano
11.10 → 18.01.2026
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