Un segno d’infinito illumina la Votivkirche di Vienna: è la nuova installazione di Billi Thanner

di - 27 Dicembre 2025

A Vienna, lo spazio urbano torna a essere terreno di sperimentazione artistica con Infinity of Light, la nuova installazione monumentale di Billi Thanner che, a partire dal 16 dicembre 2025, ha illuminato le torri della Votivkirche e che continuerà ad essere visibile nel cielo della capitale austriaca fino all’1 agosto 2026. Quattro anni dopo il successo di Himmelsleiter (Stairway to Heaven), l’artista viennese riprende il dialogo con uno dei luoghi simbolo della città, intervenendo ancora una volta su un’architettura storica attraverso il linguaggio della luce.

L’opera consiste in una scultura luminosa in alluminio di 28 per 8 metri, sospesa tra le due torri neogotiche della chiesa e modellata nella forma di un otto orizzontale, simbolo dell’infinito sin dall’antichità. Il numero otto non è scelto casualmente: sono infatti otto i minuti che la luce impiega per viaggiare dal sole alla Terra. Da questa costante fisica Thanner costruisce una metafora spaziale di continuità, equilibrio e connessione, trasformando un dato scientifico in un’esperienza percettiva condivisa.

© Katharina Schiffl

Nonostante il suo posizionamento tra le torri gotiche di una chiesa, Infinity of Light evita deliberatamente ogni enfasi religiosa o ideologica, preferendo una dimensione aperta, contemplativa, in cui la luce diventa elemento di relazione tra architettura, città e corpi. «L’opera apre uno spazio di percezione — tra costruzione, luce e noi esseri umani», spiega l’artista, sottolineando il carattere esperienziale dell’intervento.

Il confronto con l’architettura della Votivkirche è centrale: la linea orizzontale dell’infinito attraversa la verticalità delle torri gotiche, creando una tensione visiva che ridefinisce la percezione del monumento e dello spazio circostante. L’otto reclinato si trasforma così in una sorta di struttura architettonica temporanea, una soglia luminosa che invita ogni passante che ha alzato lo sguardo a rallentare.

Interessante è anche il contesto produttivo dell’opera: Infinity of Light è stata infatti realizzata interamente con fondi privati e Thanner ha addirittura rinunciato al proprio compenso e qualsiasi tipo di sovvenzioni pubbliche e  contributi ecclesiastici. Una scelta che riflette una posizione precisa sull’autonomia dell’arte nello spazio pubblico. «L’arte dovrebbe essere visibile a chiunque voglia vederla», afferma l’artista, ribadendo la sua concezione di un gesto artistico che debba essere libero, accessibile e non vincolato da logiche istituzionali.

© VERTIGOYEAH

Articoli recenti

  • Mostre

L’eternità in mostra alle Scuderie del Quirinale, con i tesori dei Faraoni

La nuova mostra nel museo capitolino propone un'esplorazione unica nell'antica cultura egizia: preziosissimi reperti dai Musei del Cairo e di…

27 Dicembre 2025 11:34
  • Mostre

Natale a Vienna: cinque mostre da non perdere durante le vacanze

Nella scintillante atmosfera natalizia che illumina Vienna nel periodo tra dicembre e gennaio, le mostre da vedere sono tante, anzi…

27 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Il critico d’arte non è un giudice, bensì un poliziotto: parola di Enrico Crispolti

A Milano, il Museo del Novecento rende omaggio a Enrico Crispolti, storico dell’arte e critico militante, tra le voci più…

26 Dicembre 2025 17:00
  • Mostre

Alla GAM di Torino, Elisabetta Di Maggio mostra la fragile architettura del vivente

Un elogio alla forza e alla fragilità della natura, tra figurazione e astrazione, lavori storici e produzioni site specific. A…

26 Dicembre 2025 16:06
  • Cinema

I 10 film (+1) che hanno segnato il 2025

Da "The Brutalist" a "Bugonia", ecco i titoli che più hanno dato da parlare quest'anno, tra cinema e piattaforme. Spoiler:…

26 Dicembre 2025 14:00
  • Fotografia

Back to Peace? I fotografi Magnum raccontano il secolo della guerra, a Gorizia

Dalla Seconda guerra mondiale al Muro di Berlino: Back to Peace? riunisce a Gorizia i grandi reportage Magnum per una…

26 Dicembre 2025 13:30