Categorie: arteatro

A TEATRO / I FESTIVAL

di - 9 Luglio 2016
Santarcangelo dei Teatri è una delle più antiche e importanti manifestazioni estive italiane. Nata nel 1971 con il nome di Festival Internazionale del Teatro di Piazza per volontà di Piero Patino, in seguito ai movimenti del ’68 con lo slogan “Il teatro sgorga dalla collettività, per ritornare alla collettività”.
Un festival dunque che si impone subito dal forte carattere politico e sociale, e le personalità che vi circuitano ne sono rappresentazione, da Dario Fo e Franca Rame al Granteatro di Carlo Cecchi.
Sotto la direzione artistica di Roberto Bacci, in carica dal 1984, cambia nome in Santarcangelo dei Teatri, iniziando un programma di manifestazione annuale, staccandosi dalla sola proposta estiva.
Da allora diventa un punto di riferimento per la ricerca italiana e internazionale, dando spazio a Grotowski, al Terzo Teatro, alla post-avanguardia e alle nuove realtà della Romagna Felix Teatrale: Raffaello Sanzio, Valdoca, Albe, Motus
Questa ricerca e questa apertura hanno dato una forte identità al festival che oggi, dopo quasi cinquant’anni, continua ad attirare migliaia di spettatori.

Santarcangelo è ora in un momento di cambiamento: Silvia Bottiroli, attuale direttrice artistica del festival, ha dato le sue dimissioni anticipatamente rispetto alla scadenza del contratto e, dopo il lancio di un bando scaduto lo scorso 22 maggio, si è in attesa di scoprire a chi verrà affidata la nuova direzione. Interessante notare come un festival che vuole continuare la sua vicinanza a una ideologia politica e che vanta trasparenza nella propria amministrazione, non abbia al momento ancora comunicato la rosa dei finalisti in gara. Non si vuol pensare male, ma questi silenzi non lasciano mai presagire il meglio.
Attraverso lo specchio è il titolo dell’edizione di dedicata ai bambini: spettacoli, animazioni e intrattenimento, per allevare una generazione fin dalla tenera età.
Non mancano poi lavori per i più grandi, come Hearing dell’israeliano Amir Reza Koohestani e Mehr Theatre Group, o il rito, ormai immancabile, delle Azdora coordinate da Markus Öhrn.
Come sempre la scelta è vastissima. Conviene acquistare i biglietti online e fare una scaletta con tutti gli spettacoli prima di arrivare, per evitare di non entrare.
Se vi va male, potete sempre optare per uno dei tanti musei presenti nella cittadina, da quello dei bottoni, che vanta più di 8500 esemplari, al MET, il “Museo Etnografico degli Usi e Costumi della Gente di Romagna”, dedicato all’identità culturale e popolare. E il forte spirito di appartenenza  ad una realtà dalle radici solide è una delle caratteristiche di Santarcangelo: botteghe storiche e ristoranti tipici predominano, alla faccia di brand multinazionali e catene cheap. E a proposito di ristoranti, Zaghini ha la nomea di fare le migliori tagliatelle della Romagna. Per scoprirlo bisogna provare!
Il festival può dunque essere occasione per scoprire e immergersi in una storia non ancora scomparsa.
A questo link il programma completo: santarcangelofestival.com/sa16/programma/

Santarcangelo dei Teatri 2016
Santarcangelo di Romagna
8-17 luglio 2016
Tra gli eventi da non perdere:

– ITSE Molari – Via Orsini 19
16/07 h 23.00 > 06.00
17/07 h 23.00 > 08.30
Natten
Mårten Spångberg

– Paglierani – Via Emilia 1938
08/07 h 18.00 > 00.00
09-10/07 h 10.00 > 12.30 h 18.00 > 00.00
11-13/07 h 18.00 > 22.00
14/07 h 18.00 > 23.00
15-16/07 h 10.00 > 12.30 h 18.00 > 00.00
7/07 h 10.00 > 12.30 h 18.00 > 23.00
Thirst
Voldemars Johansons

Attraverso lo specchio

– Sferisterio – Via Faini 8
11/07 h 21.30
Joseph_Kids
Alessandro Sciarroni

– Sferisterio – Via Faini 8
13/07 h 21.30
Alta Scuola
Michele Trentini

Giulia Alonzo

Dopo gli studi al Politecnico di Milano e all'Accademia di Belle Arti di Brera, collabora con diverse testate di teatro e arte. Studiosa di arti visive, design e spettacolo dal vivo, è particolarmente interessata alla ricezione e alla simbologia delle opere d'arte nella società contemporanea. Attualmente impegnata nello sviluppo del portale trovafestival.com, la cultura in movimento.

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