Categorie: arteatro

arteatro_compagnie di ricerca | Teatro del Lemming – Dioniso | Pieve di Cento (bo), Teatro Comunale Zeppilli

di - 25 Marzo 2004

Dioniso è parte di una tetralogia mitologica che esplora i temi del teatro e dell’identità promuovendo un rapporto interattivo con lo spettatore. Edipo, Amore e Psiche, Odisseo e Dioniso affondano le radici nel mito per estrarre l’archetipo presente in ogni individuo dal rimosso e offrire allo spettatore un’esperienza intensa e liberatoria. Dioniso rappresenta l’istintualità, un’ambiguità che rifugge ogni spiegazione razionale e mostra la debolezza della natura e del sapere umano. È il dio dell’ebbrezza e dell’identità incerta (nel testo di Euripide è continuamente messa in discussione la sua discendenza da Zeus). Dio del teatro, della confusione tra realtà e finzione, del rovesciamento dei ruoli, chiede di essere adorato con la danza e il canto.
Il Teatro del Lemming ridiscute la teatralità stessa chiamando gli attori ad una partecipazione diretta e costitutiva del dramma; un’esperienza sensoriale concreta in cui l’attore guida l’emotività e il corpo dello spettatore alla riscoperta delle passioni.
All’inizio lo spettatore, seduto in platea, viene accompagnato sul palcoscenico per partecipare ai rituali orgiastici delle baccanti; con un rapido cambio di luci tutto è rovesciato: gli spettatori in scena e gli attori in platea dove si consuma il sacrificio finale.
La luce bassa toglie importanza alla vista, il tatto e il gusto assumono un ruolo di primo piano; anche l’udito è stimolato non da parole ma da suoni che agiscono direttamente sull’emotività anziché sulla ragione.

Lo spettatore non ha il controllo totale della scena e stabilisce un immediato ed empatico contatto con l’attore; una performance individuale, specifica e specializzata: unica perché strettamente connessa al rapporto tra i due e preparata dall’attore con un training finalizzato ad un equilibrio tra l’interazione con il partner e il rispetto delle regole e dei ritmi della performance. Ogni possibilità è valutata scientificamente dal regista eppure permane il gusto dell’imprevedibilità.
Allo spettatore-Penteo non è concesso né il solo guardare né il non credere, il rito dionisiaco richiede condivisione, anche se significa la messa in gioco di sé, e preparazione (gli spettatori devono entrare scalzi e privi degli effetti personali); avviene oltre alla sospensione del tempo reale in virtù del tempo teatrale, anche l’accesso allo spazio extra quotidiano della scena normalmente precluso allo spettatore.
Questa dimensione richiede presenza scenica, è godibile come gioco e ammette solo l’autenticità.
La regia di Massimo Munaro sposta le baccanti, lente e languide in contrasto con la folle danza dionisiaca, dalla collocazione agreste del testo euripideo ad un rosso talamo vellutato; in scena pochi oggetti indispensabili all’azione drammatica. Dioniso indossa la maschera taurina, primo vettore di trasporto dell’identità.

bio
Massimo Munaro, regista e curatore delle musiche dello spettacolo, fonda nel ‘87 con Martino Ferrari il Teatro del Lemming, punto d’incontro di linguaggi espressivi fertili e diversi come il video, la musica, la poesia e la recitazione.

daniela broggi
spettacolo visto il 13 marzo 2004


Teatro del Lemming – Dioniso
con Fiorella Tommasini, Antonia Bertagnon, Alessandro Gasperotto, Veronica Mulotti, Adriano Baccaglini, Franco Cecchetto, Elena Manfredi, Luca Brinchi, Salvo Lo Presti, Roberta Zanardo e Marco Cantori
Voci registrate: Massimo Munaro, Massimo Furlano e Fiorella Tommasini
Assistenza tecnica : Marco Pasqualini
Elementi scenici: Ulrico Schettini e Martino Ferrari
Collaborazione drammaturgica: Roberto Domeneghetti
Musica e regia: Massimo Munaro


[exibart]

Visualizza commenti

  • mamma mia! che modo di scrivere! Così contorto...si fa una fatica a capire. e poi, è solo un gran parlare e nnon dire nulla! Mah!

Articoli recenti

  • Mostre

Oltre lo scatto di Susan Meiselas: Mediations, a Reggio Emilia

Dalla guerra alle questioni relative ai diritti umani, dall'identità culturale all'industria del sesso: la prima retrospettiva italiana di Susan Meiselas,…

7 Maggio 2024 0:02
  • Fotografia

Le figure umbratili di Paolo Mussat Sartor, tra arte contemporanea e Canova

Fotografie di corpi scolpiti dal buio: la poetica visiva raffinata, misteriosa e al di là del tempo di Paolo Mussat…

6 Maggio 2024 19:34
  • Progetti e iniziative

Videocittà 2024: il Gazometro di Roma si illumina con la cultura digitale

Presso la sede di ANICA, a Roma, è stata presentata la settima edizione di VIDEOCITTÀ, il Festival Internazionale della Visione…

6 Maggio 2024 19:22
  • Mostre

Nostalgia contemporanea: l’attualità di un sentimento in mostra a Palazzo Ducale di Genova

A Palazzo Ducale di Genova abbiamo provato la nostalgia in tutte le sue sfumature. E senza spoilerarvi nulla, mettiamo subito…

6 Maggio 2024 18:43
  • Design

Ephemera, il nuovo bazar di design del Labirinto della Masone

Al Labirinto della Masone di Fontanellato ha aperto Ephemera il bel bazar, uno store dedicato al design e all’artigianato contemporaneo:…

6 Maggio 2024 17:18
  • Mostre

Esposta ad Arezzo la collezione di arte astratta e informale di Intesa Sanpaolo

La collezione di arte astratta e informale italiana di Intesa Sanpaolo in mostra al Museo dell’Antiquariato di Arezzo, in un…

6 Maggio 2024 12:20