Categorie: arteatro

arteatro_fotografie | Duncan/Bausch

di - 2 Ottobre 2006

Fa un certo effetto vedere una accanto all’altra, in uno spazio espositivo austero come la Galleria del Credito Valtellinese, due protagoniste della danza del Novecento: Isadora Duncan e Pina Bausch. Due personalità così poco simili tra loro, se non per il fatto di aver rappresentato, ciascuna a suo modo e a suo tempo, il simbolo di un’innovazione.
Ma è sufficiente questo particolare per giustificare l’accostamento tra la danzatrice scalza, che volteggiava sui prati seguendo i moti dell’anima, e una delle maggiori esperte di geometrie coreografiche del secolo appena passato (e del presente)? Se la coreografia è uso sapiente dello spazio, interazione tra corpi e, perché no, progetto filosofico che sorregge il movimento, cos’hanno in comune i crateri a campana che ritraggono danzatrici in peplo che si rincorrono nell’aere e le “sedie dell’incomunicabilità” di Cafe Muller? Le due ali della Galleria ben evidenziano la differenza che sussiste tra danza e coreografia; tra il movimento fine a sé stesso, ispirato alle onde del mare, e lo studio matematico e ossessivo dello spazio e del corpo. Tra gli abiti in velluto eterei e le sottovesti drammaticamente simboliche, tra un’immagine consegnata alla leggenda fatta di neo-classicismo e i virtuosismi coreografici dell’esponente più autorevole del Tanz Teather tedesco.
In realtà a ben riflettere c’è qualcosa in comune tra le due “pioniere”. Gli acquerelli di Rodin, che tratteggiano in modo pertinente, la joie de vivre di inizio secolo, tutta Exposition Universelle e istanze legittimamente liberatorie dopo un secolo oppressivamente romantico, forniscono la chiave di lettura: il milieu aristocratico e intellettuale in cui si muoveva la leggendaria eroina strozzata da una delle sciarpe che tanto adorava. In quegli ambienti sarebbe nato il germe che ispirò i padri fondatori de La danse libre, titolo quest’ultimo dell’interessante video di Elisabeth Schwarz, dedicato ai teorici della “nuova danza”: Dalcroze, Laban, Wigman.

Nel video, oltre alla rarità rappresentata dall’unico reperto filmato di Isadora danzante, si possono vedere alcune immagini dell’esperienza mistica del Monte Verità, un ritrovo isolato sul Lago Maggiore che, nei primi anni del ‘900 riunì, oltre ai citati maestri, anche artisti, scrittori e psicanalisti del calibro di Klee, Rilke, Joyce, Hesse e Jung. Ed è alle pendici del Monte Verità che si trova il trait d’union tra il mantello di velluto disegnato da Mariano Fortuny e il prato di garofani; tra le foto delle Isadorable (allieve di Isadora) e le sedie rovesciate del Cafè Muller. Wigman e Laban (il cui allievo, Kurt Joos, fu maestro della Bausch) sono i precursori dell’espressionismo tedesco spazzato via dall’avvento del nazismo e riadattato sotto forma di Teatro-danza nell’immediato dopoguerra. Questo punto di contatto si dilata immediatamente quando compaiono nell’altra ala della mostra le intense e enormi foto di scena di Ulli Weiss e Francesco Carbone, che seguono da anni il lavoro della coreografa di Wuppertal. Le immagini e il video Coffee with Pina restituiscono in toto la drammaticità del vivere quotidiano e le difficoltà dei rapporti umani senza indulgere, nemmeno per un istante, in pose estatiche o compiaciute. Al contrario grevi eppur leggere: come due sigarette nel buio.

link correlati
www.francescocarbone.com

costantino pirolo


Duncan/ Bausch – dal 17 maggio al 22 luglio 2006
a cura di Pier Giorgio Carizzoni
Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Refettorio delle Stelline
Corso Magenta 59, Milano, Italia – T. +39 02 4800 8015 – F. +39 02 7200 4100
galleriearte@creval.itwww.creval.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Mercato

Christie’s mette all’asta il guardaroba di Vivienne Westwood

Gli abiti della stilista e attivista britannica andranno in vendita quest’estate, in una doppia asta live e online. Il ricavato…

29 Aprile 2024 13:32
  • Mostre

Il sacro on the road: Cristiano Carotti in mostra da Contemporary Cluster a Roma

L’artista ternano torna a esplorare la dimensione ambientale e il senso del sacro con opere di grande impatto visivo, negli…

29 Aprile 2024 12:10
  • Progetti e iniziative

Tutti i nostri sbagli, l’installazione di Daniele Sigalot all’Aeroporto di Fiumicino

Daniele Sigalot presenta la sua opera incentrata sul concetto freudiano di errore all’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino: l’arte ancora…

29 Aprile 2024 10:05
  • Mostre

Martin Chramosta, la frequenza del ritorno: la mostra da Cassata Drone, Palermo

Gli spazi di Cassata Drone Expanded Archive, a Palermo, ospitano una mostra dell’artista elvetico boemo Martin Chramosta che è più…

29 Aprile 2024 9:11
  • Mostre

Robert Indiana a Venezia: Il Dolce Mistero dell’arte e dell’identità americana

Fino al 24 novembre le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco accolgono la più importante esposizione di Robert Indiana ospitata…

29 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

World Leader Pretend: Alex Da Corte in mostra da Gió Marconi

Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…

28 Aprile 2024 21:19