Un gruppo composto dagli artisti Andrea Bowers e Kathryn Andrews, dai galleristi Ariel Pittman e Olivia Gauthier e dalla critica d’arte Julia V. Hendrickson, ha lanciato una campagna di raccolta fondi per supportare artisti e lavoratori dell’arte che hanno perso la loro casa o il loro studio a seguito dei devastanti incendi che hanno colpito questa settimana l’area di Los Angeles. La campagna è stata pubblicata giovedì sulla piattaforma Gofundme e al momento ha raccolto più di 100mila dollari, su un obiettivo di 500mila dollari.
«Negli ultimi giorni, abbiamo visto i quartieri che ospitano molti artisti, galleristi e operatori culturali di Los Angeles bruciare fino alle fondamenta in un evento di vento e fuoco senza precedenti a Santa Ana», spiegano gli organizzatori della raccolta fondi. «Molti membri delle nostre comunità personali e delle nostre comunità creative hanno perso tutto. Le ramificazioni di tale impatto sono varie: alcune persone saranno in grado di ricominciare con strutture di supporto preesistenti, mentre altre potrebbero non avere lo stesso accesso alla copertura assicurativa o ad altre risorse».
Tra le vittime degli incendi che hanno devastato Los Angeles questa settimana c’è anche la stessa Andrews, una delle promotrici della raccolta fondi, che ha perso la sua casa nel quartiere di Pacific Palisades. Con essa è andata distrutta anche la sua preziosa collezione d’arte, che comprendeva, tra l’altro, opere di Rashid Johnson, Charles Long e Jim Shaw. Le fiamme hanno inoltre ridotto in cenere una residenza utilizzata come studio dagli artisti Alice Könitz, Daniel Mendel-Black e Beatriz Cortez, quest’ultima selezionata per la Biennale di Venezia 2024, oltre all’abitazione di Eddie Rodolfo Aparicio, tra i protagonisti della Whitney Biennial 2024.
L’incendio ha distrutto anche Alto Beta, uno spazio artistico autogestito, distruggendo le opere in esposizione. Nella stessa zona di Altadena è andata a fuoco anche la casa della famiglia di Martine Syms, che nel 2024 ha esposto a Lafayette Anticipations di Parigi. Nei giorni scorsi le fiamme hanno lambito i terreni della Getty Villa, ma l’istituzione ha rassicurato che sia il personale sia la collezione sono al sicuro. Tra i danni più gravi si contano la distruzione di tre musei e siti culturali: lo Zorthian Ranch, fondato dall’artista di origini armene Jirayr Zorthian, il Bunny Museum, dedicato a cimeli e oggetti legati ai conigli, e il ranch di Will Rogers, leggendario attore hollywoodiano, riconosciuto come sito storico nazionale.
Numerosi musei e gallerie di Los Angeles hanno chiuso temporaneamente. Tra le istituzioni che hanno sospeso le attività figurano l’Hammer Museum, la Huntington Library, il Broad Museum, il Los Angeles County Arboretum and Botanic Garden, il MOCA Grand Avenue e il MOCA Geffen, il Norton Simon Museum e il Getty Center (fino a domenica). Il Fowler Museum ha inoltre posticipato al 23 gennaio l’inaugurazione della mostra Fire Kinship, inizialmente prevista per questo fine settimana.
Gli organizzatori della raccolta fondi stanno raccogliendo informazioni per coordinare al meglio gli aiuti e hanno predisposto due questionari mirati. Il primo è volto a identificare le necessità più urgenti di artisti e operatori culturali colpiti dagli incendi, mentre il secondo è dedicato a raccogliere disponibilità e proposte di supporto nell’ambito dell’aiuto reciproco.
«Sarà una perdita sostanziale e probabilmente una delle perdite artistiche più impattanti di sempre in America», ha detto ad ARTnews Simon de Burgh Codrington, specialista in assicurazioni per belle arti e amministratore delegato di Risk Strategies. Per quanto riguarda le conseguenze del disastro sulle coperture assicurative e sulle tariffe, le compagnie hanno dichiarato che, sebbene sia ancora troppo presto per fornire dettagli precisi, è probabile un aumento delle tariffe e l’introduzione di nuovi protocolli e politiche.
Grace Aretsky, responsabile dello sviluppo aziendale presso HUB International, ha sottolineato che il mercato assicurativo potrebbe irrigidirsi a seguito degli incendi, con un possibile incremento generale delle tariffe, determinato dall’aumento dei costi di riassicurazione, o con rincari più marcati nelle aree densamente popolate o considerate ad alto rischio.
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