Vie, palazzi, musei, chiostri e nuovi spazi
rispondono. Rispondono alla voglia di illusione, alla voglia di Incanto che il festival
chiede come regalo, nei giorni del suo quinto compleanno. Per le strade, le luci di Fotografia
Europea
continuano Quartieri Illuminati, progetto che, coinvolgendo anche la frazione di Rivalta e
i quartieri di Santa Croce e Regina Pacis, unisce il tessuto connettivo urbano,
sottolineando percorsi ulteriori collegati al centro storico. In questo modo il
terreno di esplorazione diventa quello di una cittĂ architettonica ed estesa.
Anche per questa edizione 2010 il programma conferma le tradizionali categorie
degli eventi: omaggi, mostre personali,
produzioni e progetti, aggiungendo anche la sezione antologica.
All’interno della sezione Produzioni, i Chiostri di San
Domenico ospitano Stationery traveller, percorso ritrattistico di Francesco Jodice che traslittera e poi sovrappone
l’uomo di città al proprio meccanico guscio: l’auto. Tra luci imposte, pose
stupite, posture imbronciate, fari spenti e parcheggi appena lasciati, la
mostra, attraverso foto in scala 1:1, offre la possibilitĂ di lasciar giocare
lo sguardo con le assimilazioni, registrando tanto la natura mutevole della
cittĂ quanto i conflitti tra forme, architetture, scorci e volti dei suoi
abitanti.
Nell’ambito di SETSE – Seeing
European Culture Through a Stranger’s Eyes, presso la Galleria Parmeggiani è
stata anche prodotta la ricerca del francese Alain Willaume, con una mostra dal titolo La
parte in comune + Rumori di un banchetto gioioso. I ritratti di Willaume, negletti e cinerei per
vicissitudine, riprendono stili, ambienti ed espressioni di famiglie reggiane
che hanno accettato di essere immortalate durante e subito dopo il momento del
pasto, unendo rituali domestici e meditazioni di fine-giornata.
Molto diversa, e fin troppo
articolata, invece, risulta essere la sezione Progetti. Da visitare, per quanto riguarda i
progetti collettivi, l’iter poliglotta di Al di là delle apparenze opache, al Museo dei Frati Cappuccini.
Tra autori italiani
che si riconfermano (vedi Venturelli) e fotografi stranieri già affermati (vedi Männikkö), si riscoprono gli squarci
poetici di Cepková
e i chiaroscuri dell’ungherese György Gáti, entrambi selezionati anche per il progetto europeo Setse.
Trenta artisti e fotografi, in questa collettiva, si sono cimentati nel creare
una sorta di spostamento laterale, ampliando il quotidiano sino a farlo
diventare spazio della scoperta, una realtà in cui quel che è opaco non resta
propriamente nascosto ma premurosamente affiora.
Consigliato, sempre all’interno
del segmento Progetti, per gli appassionati del genere, la personale di Kevin
Cummins allo
Spazio Gerra, mostra dal titolo Manchester: so much to ask for… Una fantasmagoria musicale di
ritratti in bianco e nero, scatti che rendono vita a Patti Smith, Bowie, Joy
Division, The Clash, Oasis, U2, Rolling Stones. Ultime icone dell’immaginario,
da consacrare non sempre on stage.
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primo resoconto di Fotografia Europea
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ginevra bria
mostra visitata il 7 maggio 2010
dal 7 maggio al 13 giugno 2010
Fotografia
Europea 2010 –
Incanto. Lo sguardo sul mondo
a cura di Elio
Grazioli
Sedi varie –
42100 Reggio Emilia
Orario: da
martedì a venerdì ore 20-23; sabato, domenica e festivi ore 10-23
Ingresso:
intero € 10; ridotto € 7
Catalogo
Electa
Info: tel. +39
0522456249; fax +39 0522456761; info@fotografiaeuropea.it; www.fotografiaeuropea.it
[exibart]
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