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fino al 2.XI.2008 | Natascha Sadr Haghighian | Bologna, Mambo

di - 6 Ottobre 2008
Così ha risposto Natascha Sadr Haghighian (Sachsenheim, 1968; vive a Berlino) all’invito del Mambo: Robbie Williams. Anziché proporre una serie di opere connesse dalla sua verve artistica o da un tema, l’artista tedesca ha risposto con un altro artista, appunto Robbie Williams. L’opera esposta a Bologna è quindi l’artista stesso o, meglio, un artista immaginario con il suo mondo, la sua formazione, la sua linea creativa e, soprattutto, i suoi legami con il sistema dell’arte.
Difficile trovare l’esposizione all’interno degli spazi museali, perché la simulazione è talmente profonda e radicata che all’ingresso della sala principale c’è solo il nome Robbie Williams, con tanto d’indicazioni biografiche (Santiago del Cile, 1978) e una breve presentazione, come in ogni mostra che si rispetti. In questa sala sono contenute le opere: cinque installazioni polimateriche che rappresentano ostacoli equestri. Per trovare il riferimento alla vera creatrice bisogna accedere alla mostra da un’altra sala, secondaria, dov’è presentato il progetto di Sadr Haghighian ma dov’è contenuta solo un’installazione sonora che riproduce il trotto dei cavalli.
Forse il modo migliore per avvicinarsi a questa mostra è il catalogo. Anche in questo caso, un vero proprio romanzo con tanto di biografia e intervista all’artista Robbie Williams. Ma ciò che rende la pubblicazione interessante, ben più di un catalogo tradizionale, è che tutta l’attenzione è posta sul disvelamento delle dinamiche che stanno dietro una mostra d’arte contemporanea. Dal mondo dell’artista a quello del curatore, passando in rassegna tutte quelle professionalità invisibili che permettono di arrivare al prodotto-mostra.

Più che le foto e la critica delle opere, Natascha Sadr Haghighian pone l’accento su quei passaggi manuali e artigiani che hanno permesso alle opere di essere lì pronte davanti a noi. Ecco perché, allora, preferiamo parlare di meta-mostra. L’attenzione è posta sul processo piuttosto che sul prodotto.
Quella di Sadr Haghighian è una risposta provocatoria e forte al sistema museale contemporaneo attraverso un nome leggero e spensierato come Solo Show. Si tratta di un progetto che ha coinvolto l’artista con il Mambo per oltre due anni. Inoltre, la mostra ha visto la partecipazione non solo organizzativa (come d’abitudine) ma anche creativa di mixedmedia berlin, una casa di produzione di opere d’arte contemporanea di alto livello. Dall’idea in generale fino ai minimi dettagli della realizzazione, c’è la volontà di mettere in evidenza e sottolineare in modo forse anche troppo incisivo un mondo che fa di tutto per nascondersi.

Anche la mostra stessa appare nella sua globalità quasi sfacciata. La metafora del percorso equestre non è solo accennata, come accade spesso, ma sottolineata attraverso mille dettagli e resa totalmente esplicita con un’installazione sonora. Forse Natasha Sard Haghighian è andata a svelare con troppa nitidezza un mondo di sfumature, rischiando di banalizzarlo in alcuni punti.

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marta severo
mostra visitata il 18 settembre 2008


dal 6 settembre al 2 novembre 2008
Natascha Sadr Haghighian – Solo show
a cura di Andrea Viliani
MAMBo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni, 14 (zona piazza dei Martiri) – 40121 Bologna
Orario: da martedì a domenica ore 10-18; giovedì ore 10-22
Ingresso libero
Catalogo Koenig
Info: tel. +39 0516496611; fax +39 0516496600; info@mambo-bologna.org; www.mambo-bologna.org

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