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fino al 26.IX.2010 | Francesco Jodice | Bologna, Mambo

di - 1 Giugno 2010
La ricerca di quei non luoghi generatori di contrasti e
contraddizioni conduce Francesco Jodice (Napoli, 1967; vive a Milano) alla realizzazione
di tre film documentari, esercizi di antropologia urbana dove la spiegazione
didascalica lascia il posto alla poetica dell’autore: la costruzione di un
disagio percettivo. “Attraverso sovraesposizioni che sospendono i personaggi
nel paesaggio, ho realizzato documentari che preservano il carattere
cinematografico, mettendo in dubbio l’attendibilità di quel che si vede”
.
Intrecciando il reportage all’inchiesta, il gusto
fotografico del dettaglio al montaggio tipico del videoclip, Jodice crea un
ibrido tra un prodotto cinematografico, un’opera d’arte e un documentario. Il
risultato è eccellente, anche per l’interesse visivo e iconografico, sociale e
urbanistico del materiale da cui parte per la ricognizione.
Ogni film affronta un tema di carattere sociopolitico con
frequenti aderenze alla geografia, all’urbanistica e all’ecologia. “Mi
interessa studiare le metropoli dove sono in atto dei cambiamenti nella
struttura sociale, economica, politica, religiosa e culturale. Credo che i
grandi sommovimenti sociali implichino l’apparizione di una nuova immagine
urbana”
, spiega
l’artista. Il paesaggio urbano, infatti, è il prodotto non solo di scelte
politiche e architettoniche, ma anche del riallestimento compiuto da chi lo
abita, attraverso i propri bisogni, le proprie pratiche, le proprie visioni.
Queste due dimensioni, di regolazione gerarchicamente imposta e di
riorganizzazione e appropriazione dal basso, producono paesaggi reali non
sempre pacifici, ma – come emerge da questi tre racconti – spesso carichi di
contraddizioni, conflitti e, in definitiva, di narrazioni.

Sao Paulo_Citytellers
ha come tema l’auto-organizzazione civile e
privata di un territorio socialmente esplosivo, dove 18 milioni di persone si
trovano nella necessitĂ  di dar vita a sistemi di convivenza, sicurezza e
auto-espressione. Di fronte al vuoto politico del governo istituzionale si
crea un sistema anti-democratico in cui a far da padroni sono ricchi
professionisti e delinquenti. Si profila un paesaggio violento dettato da
desideri privati e individualistici.
Di gran lunga il migliore della trilogia, Aral_Citytellers documenta la devastazione e
l’abbandono compiuto dall’Urss dei territori kazaki intorno al lago Aral, dove –
nonostante le difficoltà dovute all’aridità provocata dal prosciugamento del
lago e i rischi per la salute dovuti all’inquinamento batteriologico e chimico –
gruppi di nomadi resistono, testimoniando quella che l’artista definisce una “archeologia
dell’umanità
”.

Dubai_Citytellers
inquadra i costanti paradossi di una dimensione
parallela dove alla propaganda di un paradiso del lusso e della ricchezza si
accosta un lato oscuro fatto di povertĂ  e miseria al limite della dignitĂ 
umana: new slavery.
Il miracolo di una strabiliante fondazione urbanistica nel deserto, dove
spiccano alcuni esempi della piĂą avanzata sperimentazione architettonica e
ingegneristica, che è stato realizzato attraverso la speculazione e lo
sfruttamento.

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alla Gam di Torino

elena nicolini
mostra visitata
il 21 maggio 2010


dal 22 aprile al 26 settembre 2010
Francesco
Jodice – Citytellers

MAMBo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Via Don
Minzoni, 14 (zona piazza dei Martiri) – 40121 Bologna

Orario: da
martedì a domenica ore 10-18; giovedì ore 10-22

Ingresso
libero

Info: tel. +39 0516496611; fax +39 0516496600; info@mambo-bologna.org; www.mambo-bologna.org

[exibart]


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