Sono quattordici gli artisti chiamati a far parte della nuova iniziativa del progetto Spazio Aperto coordinato da Dede Auregli della GAM di Bologna. Pensato come un vero e proprio condominio creativo installato temporaneamente in Villa delle Rose, Collaudi, a cura di Marco Altavilla e Daniela Lotta, conduce un’analisi attenta e mirata su due realtà artistiche apparentemente diverse tra loro: l’Emilia Romagna e la Campania. Senza voler essere una mappatura geografica la mostra si è avvalsa di una salda fase progettuale che ha evidenziato consonanze e differenze, ma soprattutto ha reso visibile la capacità degli artisti di rielaborare e pensare lo “spazio espositivo”.
Ciò che cattura l’attenzione dello spettatore è senza dubbio la presenza forte ma
Nella video-installazione I take you back to the star, giocata su una doppia proiezione Marinella Senatore utilizza con sempre maggior proprietà gli elementi del linguaggio cinematografico e realizzando un’opera che non fa che confermare la validità della ricerca dell’artista. È di Rossella Biscotti la complessa videoinstallazione Muctar (una proiezione a parete e due monitor) che mescola realtà e finzione. L’artista indaga con cinismo ed ironia il fenomeno dell’immigrazione russa a Napoli, confrontandola con i differenti punti di vista di una condizione culturale e fisica distante e profondamente diversa.
Un forte legame con Villa delle Rose è dato dalla video-installazione site specific di Marina Fulgeri basata, come dice la stessa artista, sullo sfasamento temporale tra un “prima” (la villa vuota) e un dopo (con la presenza delle opere degli artisti). Simone Cesarini sfruttando la
Dai piccoli disegni del duo Pennacchio Argentato alle grandi tele di Ivan Malerba, per passare all’installazione del collettivo ZimmerFrei e ai lavori degli altri artisti presenti in mostra (Danilo Donzelli, Pino Falcone, Daniele Germiniani, Cristina Rauso, Luca Trevisani), non si può che riconoscere la buona riuscita di un progetto che punta l’occhio sulla nascita di nuova generazione artistica in Italia.
paola capata
mostra visitata il 25 settembre 2003
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già, bello il lavoro di Tosca. E siccome tempo fa avevo espresso riserve su un suo lavoro isolato, penalizzato anche dalla infelice installazione, colgo l'occasione per fare pubblica ammenda. Tra l'altro mi pare che il suo lavoro sia stato meritatamente tra i più apprezzati.
davvero bello il lavoro di luca trevisani.
bravo anche simone tosca.
ciao
l
ma la mostra l'havete vista?
Tanto per aiutare un poveraccio che deve visitare la mostra, la Villa si trova su via Saragozza.