Leila Polimeno, progetto per la riqualificazione della Piazza di Melpignano
Sta per aprirsi a Cosenza la quarta edizione del Calabria Design Festival, tre giornate, dal 12 al 14 dicembre 2025, dal taglio laboratoriale e multidisciplinare, dedicate a un tema centrale per il dibattito contemporaneo: la relazione tra Intelligenza Umana e Intelligenza Artificiale, esplorata attraverso le pratiche del design, dell’architettura e delle arti visive. Con il titolo La mano che pensa, il festival, promosso dall’associazione RiAgIta, torna in varie sedi della città con un programma di incontri, mostre e workshop che mettono al centro il rapporto tra manualità, pensiero progettuale e rivoluzione digitale.
Il riferimento al saggio dell’architetto e designer finlandese Juhani Pallasmaa, come spiega il direttore artistico Pino Scaglione, invita a riflettere su come «Manualità, pensiero e tecnologia possano convivere senza entrare in conflitto, ma anzi offrire nuove risposte al mondo del progetto». Da qui l’impostazione di un festival che unisce ricerca teorica, sperimentazioni applicate e momenti di confronto pubblico.
Tra gli ospiti attesi figurano protagonisti di rilievo del panorama nazionale e internazionale: Carlo Ratti, architetto e già direttore della Biennale Architettura 2025, Elena Granata, urbanista e docente al Politecnico di Milano, Gianluca Gallo della Regione Calabria, l’antropologo Mauro Francesco Minervino. Le conversazioni e le tavole rotonde indagheranno come gli strumenti dell’IA stiano trasformando processi creativi, decisioni progettuali e visioni dell’ambiente costruito, interrogando la persistenza e il senso della manualità oggi.
Accanto agli incontri, il festival introduce una rassegna collaterale: HUB_ORIGINE \ Sguardi di donne. Il segno sensibile, un ciclo di nove mostre bipersonali che prenderà avvio nel febbraio 2026. La curatrice Michela Laporta ha messo in evidenza come questa sezione intenda intrecciare il lavoro di nove progettiste e nove artiste, ospitate negli spazi recuperati della chiesa di San Rocco, oggi sede di MUDABA: «Nella piccola chiesa barocca troveranno spazio disegni, modelli, prototipi, video e tutti quei materiali capaci di suggerire allo spettatore le fasi di concezione e sviluppo del lavoro progettuale, in un dualismo – richiamato già dal titolo – che racchiude le pratiche contemporanee e le nuove tecnologie, insieme alle tecniche più antiche e tradizionali».
Azione centrale di questa edizione è inoltre la valorizzazione del talento creativo calabrese. Il festival presenta infatti i risultati del bando Calabria Creativa Mapping 2025, dedicato alla costruzione di un vasto archivio digitale delle professionalità artistiche e progettuali legate alla regione. Il bando ha raccolto oltre 130 candidature provenienti da grafici, illustratori, designer, architetti, fotografi, chef, artigiani e creativi operativi in Calabria e altrove, con l’obiettivo di mappare competenze, pratiche e identità culturali contemporanee.
Il progetto punta alla creazione di un sistema di archivi digitali in costante aggiornamento, dedicato alle arti visive, alla grafica, all’architettura e alle discipline del progetto. I materiali selezionati, valutati da un gruppo di esperti nominati da RiAgIta, costituiranno la base per futuri percorsi espositivi e divulgativi nelle prossime edizioni del festival, oltre che per nuove pubblicazioni e attività culturali.
Per consultare il programma completo, si può cliccare qui.
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