design_resoconti | Il Salone dei grandi nomi

Nasce sulla scia dell’edizione del 2006 il nuovo progetto di Konstantin Grcic per Magis, l’azienda di Eugenio Perrazza leader nel settore nota fra l’altro per già aver prodotto Chair_One, una delle icone del designer di Monaco di Baviera. E scopriamo come, dietro la grandiosa scenografia di Stefano Giovannoni per lo stand della fiera, in cui grandi podi presentavano le novità incorniciate da gigantografie delle icone Magis, ci siano mesi e mesi di incontri, confronto, prove, ricerche per arrivare al prototipo finale. Interessante il rapporto che si instaura tra designer e committente, un rapporto dialogico che non preclude alcuna strada alla sperimentazione creativa per raggiungere il risultato finale. Non si tratta semplicemente di rispondere a una descrizione scritta dell’idea dell’azienda. Il progetto prende forma e consistenza da un vero e proprio approccio fisico. Nascono così le diverse fasi che prevedono l’utilizzo di diversi materiali in un’atmosfera di grande entusiasmo creativo condiviso con il committente. Il risultato finale è la seduta per ufficio Buggy che utilizza il tipo di stampa soffiata blow-moulded, una tecnologia industriale molto diffusa nella produzione di bottiglie in plastica che permette di creare un volume vuoto come quello di un palloncino, rendendo così la seduta estremamente morbida e confortevole.
Novità dettata dall’utilizzo di una tecnologia di recente impiego nel mondo dell’arredo, in polimero formato attraverso stampo rotazionale è anche la poltroncina-scultura Clover disegnata da Ron Arad per Driade, che quest’anno festeggia il sodalizio più che ventennale con Philippe Starck attraverso la presentazione di nuovi progetti della Starckland quali la poltroncina Miss Lacy e la poltrona Moore, che in effetti ricorda davvero l’universo formale di Henry Moore.
Lo stampaggio rotazionale caratterizza anche la produzione del marchio Serralunga che per questa edizione del Salone presenta tra gli altri il vaso Flow di Zaha Hadid che, come afferma l’autrice, “definisce una nuova tipologia nel prodotto di design, un oggetto sinuoso attraverso il quale geometrie cartesiane sono trasformate in una superficie continua”.
Anche Vitra punta sulle tecnologie più innovative per Slow Chair, la nuova seduta di Ronan ed Erwan Bouroullec che per tipo e forma ricorda la famosa Womb Chair di Eero Saarinen. Ma celebra anche il centenario della nascita di Charles Eames con l’Anniversary Edition di Plywood Elephant, ideato da un lato come oggetto di gioco per i più piccini e dall’altro come oggetto-scultura che dava una connotazione di carattere agli ambienti, nato dalla passione degli Eames per l’India e il mondo del circo.
Cornici scenografiche imponenti racchiudono invece le collezioni Kartell, la cui matrice generativa resta la plastica lavorata e sfaccettata come un diamante degli sgabelli Stone di Marcel Wanders abbinata a tessuti nelle ormai leggendarie poltroncine Mademoiselle à la Mode di Philippe Starck giunte direttamente da Parigi.

Tra improvvisazioni sceniche da cirque imaginaire si stagliano anche creazioni per Cappellini come gli sgabelli Ribbon di Nendo, realizzati in lamiera tagliata al laser, e le nuove declinazioni del progetto Lotus di Jasper Morrison. “Anti-design” è invece il simbolo del marchio Gufram, il classico Cactus di Franco Mello che si tinge di bianco come segno dell’emergenza ecologica che stiamo vivendo. Spenti i riflettori su questo caleidoscopio di forme, si ricomincia a progettare un futuro che speriamo sempre più eco-compatibile.

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