Meno fiera e più museo: come se a Milano, nel più vasto
circuito del Fuorisalone, si facesse ancora fatica a staccarsi dalla rigidità
espositiva che caratterizza un po’ ineluttabilmente gli spazi di Rho. Certo è
che se la dichiarazione d’intenti viene da un’istituzione come Superstudio, che
questo approccio l’ha inventato e sostenuto in anni non sospetti,
l’affermazione perde i connotati della boutade e lascia il campo alla curiosità.
Il Temporary Museum for New Design, questo il nome della
formula espositiva inaugurata già nel 2009 da Gisella Borioli e Giulio
Cappellini, rappresenta senz’altro la location imprescindibile da cui iniziare
una visita al Fuorisalone. A dispetto del caos un po’ disordinato delle vie
circostanti, che da tempo hanno un po’ perso appeal (via Tortona in primis), lo
smalto e lo stile della manifestazione off. Ma, proprio all’interno di questo
mare magnum, Superstudio assume il ruolo di una enclave protetta: vuoi per
l’ingresso riservato ai professionisti (ad eccezione di domenica 18), vuoi per
la natura site specific degli allestimenti, tesi a promuovere la creazione di
una relazione emotiva, interattiva, estetica tra oggetto in anteprima e utente
finale.
Chi entra, e chi esce, rispetto all’edizione 2009? Una,
innanzitutto, è la presenza consolidata a venir meno: stiamo parlando di Moooi,
il marchio olandese capitanato da Marcel Wanders, quest’anno di casa al suo nuovo
showroom di via Tortona 37. Affiancano la dipartita anche Arik Levy e Adidas Original, lo scorso anno in mostra con,
rispettivamente, una avveneristica collezione di imbottiti, tra il glamour e lo
space age, e l’installazione Liquid Story di Felice Limosani. Ad entrare, invece, due
blasonatissimi pezzi da novanta: l’istituzione Flos, per la prima volta
nell’arena del Fuorisalone con un nuovo spazio da 1.000 mq, e Diesel Home,
allestita quest’anno, dopo l’accattivante battesimo del 2009, in un nuovo e
misterico “reality loft”.
Tantissime, poi, le personalità di spicco presenti, da Alessandro
Mendini a Jean
Nouvel, Paola
Navone (Barovier&Toso),
Matteo Thun, Carlo
Colombo, Piero
Lissoni, Cristophe
Marchand
(Alcantara), i fratelli Campana
(Veuve Clicquot Ponsardin e Casentino), Marc Sadler (Karol), Tom Dixon.
Da non dimenticare, poi, anche le
altre due sedi distaccate del Temporary Museum, dislocate tra via Forcella 13 e
gli spazi dell’Ex-Ansaldo, felicemente ritornato nella rete di Zona Tortona in
attesa della definitiva conversione a Museo delle Culture per mano di David
Chipperfield.
Qui, tra le novità, anche un’installazione tra fashion e design dedicata a otto
stilisti emergenti a cura dell’imperatrice della moda Franca Sozzani.
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dal 14 al 19 aprile
2010
Temporary Museum for New Design
a cura di Gisella Borioli e
Giulio Cappellini
Superstudio Più
Via Tortona, 27 – 20144 Milano
Orario: tutti i giorni ore
10-21
Ingresso libero e riservato ai
professionisti (a eccezione di domenica 18)
Info: tel. +39 02422501; fax +39 02475851; info@superstudiogroup.com; www.superstudiogroup.com
[exibart]
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