Categorie: Design

Nella poetica visiva di Joao Machado, il manifesto diventa opera d’arte

di - 16 Dicembre 2025

Nel cuore di Lisbona, il MUDE – Museo del Design e della Moda, inaugurato nel 2009 non solo per ospitare la collezione di oggetti di design di Francisco Capelo Baixa in tutte le sue molteplici declinazioni ma anche per fungere da centro di ricerca e dibattito su design e moda, ospiterà fino al 4 gennaio una mostra dedicata al graphic designer portoghese João Machado, Poética Visual 59 anos de obra grafica.

Nonostante il ruolo strategico che ha svolto nello sviluppo del graphic design in Portogallo, la figura artistica di João Machado non è molto conosciuta o, almeno, non quanto meriterebbe, forse anche perché ha sempre evitato l’esposizione mediatica personale, consentendo solo alle immagini delle sue numerose opere di circolare su libri e riviste.

João Machado, Poética Visual 59 anos de obra grafica, veduta della mostra, MUDE, Lisbona

Nel corso dei decenni, tuttavia, gli sono state dedicate numerose mostre e premi, soprattutto in Portogallo e in continenti diversi dall’Europa, dove ha esposto solo in poche, prestigiose sedi specializzate, come la Biennale del Poster di Lahti in Finlandia – dove è stato invitato dal 1983 al 1997 – e a Bratislava, Varsavia e, nel 2002, al Dansk Plakatmuseum di Aarhus. In Italia, la sua unica apparizione risale al 1981, alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. Il riconoscimento internazionale più significativo è arrivato nel 2015, quando l’International Poster Festival di Shenzhen, in Cina, lo ha incluso nella lista dei cento principali designer del mondo.

La carriera di Machado, classe 1942, inizia alla fine degli anni ’70 con la scultura. In seguito si dedica alla grafica, inizialmente nel campo dell’illustrazione per bambini, che gli è valsa il primo premio della Fondazione Gulbenkian di Lisbona. Da questo periodo di sperimentazione è nato uno dei suoi primi poster importanti, creato nel 1979 per celebrare l’Anno Internazionale del Bambino. Negli anni ’80 si è cimentato anche nella progettazione di francobolli. Da allora, per il servizio postale nazionale portoghese, ha disegnato decine di francobolli che celebrano la cultura nazionale, gli ecosistemi, le industrie e le aspirazioni del Portogallo. Particolarmente degni di nota sono i suoi esperimenti con il sughero come materiale per la filatelia e il Premio Internazionale Asiago per l’Arte Filatelica nel 2005.

João Machado, Poética Visual 59 anos de obra grafica, veduta della mostra, MUDE, Lisbona

Oltre ai poster, nel suo studio Machado ha continuato nel corso dei decenni a progettare e produrre libri, packaging, francobolli, illustrazioni editoriali, identità visive e loghi per istituzioni, musei, aziende di trasporto e attività imprenditoriali. Ciascuna proposta rivela il suo stile inconfondibile, caratterizzato da composizioni espressive, colori vivaci, forme geometriche e astratte e immagini sinuose che continua a esplorare ancora oggi, sebbene gli schizzi iniziali siano ora realizzati digitalmente e il risultato stampato riveli una netta evoluzione.

È tuttavia il manifesto ad aver offerto il mezzo di comunicazione visiva attraverso il quale l’opera grafica di João Machado ha raggiunto la sua massima visibilità in oltre 40 anni di pratica professionale. Una lettura attenta della ricchezza di questa produzione fornisce strumenti e chiavi interpretative per comprendere il linguaggio grafico del manifesto. Nell’ampia gamma delle sue invenzioni pittoriche, si percepisce una latente risonanza con l’essenzialità e il respiro dei segni dei grandi maestri del Novecento che si sono cimentati con il manifesto, Miró in particolare: tuttavia Machado si allinea con curiosità e umiltà ai segni in rapida evoluzione dell’arte contemporanea. Le sue immagini si aprono così a un ampio spettro di scenari artistici diversi.

João Machado, Poética Visual 59 anos de obra grafica, veduta della mostra, MUDE, Lisbona

Negli anni Ottanta si avvicina ai codici stilistici della Pop Art. Negli anni Novanta la sua opera subisce la marcata influenza della chiarezza e della linearità del Modernismo Scandinavo. Nel nuovo millennio, l’ispirazione di Machado è stata fortemente condizionata dall’arte giapponese, con conseguente progressiva rarefazione della composizione grafica.

Ciò che a prima vista potrebbe apparire come una certa mancanza di immediata riconoscibilità potrebbe in realtà essere considerato un punto di forza in un campo come quello del manifesto: in bilico tra il suo ruolo informativo, le sue funzioni politiche e ideologiche e i suoi obiettivi promozionali e pubblicitari, il manifesto deve in ultima analisi fare affidamento sulla coerenza intrinseca del concetto che trasmette piuttosto che sulla pura forza dello stile distintivo dell’artista. Si può certamente affermare che in tutta la sua opera solo la sua intensità cromatica accentuata agisca come un vero e proprio sensore distintivo dell’autorialità.

João Machado, Poética Visual 59 anos de obra grafica, veduta della mostra, MUDE, Lisbona

A differenza dell’arte in senso stretto, il manifesto non cerca di svelare il segreto della realtà, piuttosto, risveglia sogni che vanno oltre la realtà che raffigura. Il linguaggio grafico del manifesto pubblicitario trascende i dati di fatto per estrarre l’essenza del messaggio che è chiamato a comunicare. In tal senso Machado fonde l’espressione politica con la costruzione dell’identità, utilizzando il design come mediatore culturale, caso per caso, tra passato e futuro, tra aziende e individui e tra diversi gruppi sociali. Esemplari in questo senso sono i manifesti per l’Earth Summit di Rio del 1992 e per l’Esposizione Mondiale di Lisbona del 1998, animati da un empatico senso di meraviglia e di cura protettiva.

Le sue stesse parole racchiudono chiaramente lo spirito che continua ad animare il suo lavoro: «Sono per natura una persona pessimista e introspettiva, ma nel mio lavoro mi concentro sempre sul lato positivo della questione. In altre parole, anche se si tratta di un argomento delicato e irrimediabile, cerco sempre di affrontare il contenuto del messaggio in modo positivo e speranzoso». La composizione delle sue immagini quando è alle prese con questioni ambientali costituisce una testimonianza eloquente di questo atteggiamento.

La mostra, con un allestimento molto efficace, offre un quadro completo della sua produzione, strutturato in cinque sezioni tematiche, temporali – Il designer come artista 1974-1982, Comunicare l’economia 1983-1993, Riparare la natura 1994-2003, Conservare la natura 2004-2013, Reinventare la natura 2014-2024 – e una dedicata agli Autoritratti.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Al Centro Pecci di Prato nasce un nuovo programma di residenze artistiche

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci lancia la prima edizione di SUPERTOSCANA, un progetto di residenza aperto a giovani…

16 Dicembre 2025 13:00
  • Danza

Ma a che serve la luce? Virgilio Sieni traduce la poesia di Pasolini in danza

Nella sua ultima coreografia, Virgilio Sieni si ispira all’emblematica domanda tratta dalle poesie Pier Paolo Pasolini, per una riflessione sulla…

16 Dicembre 2025 11:30
  • Arte contemporanea

Italia e Cina, la distanza è solo apparenza: intervista doppia a Bramante e Pozzi

Una mostra di Davide Bramante e Luca Pozzi all'ICCF di Pechino, a seguito di una residenza in Cina, apre una…

16 Dicembre 2025 9:30
  • Mostre

Una pista di ghiaccio in un palazzo veneziano: Olaf Nicolai riflette sul nostro tempo

Berggruen Arts & Culture presenta, a Palazzo Diedo, un progetto dell’artista tedesco Olaf Nicolai: un’imponente pista di ghiaccio su cui…

16 Dicembre 2025 0:02
  • Mercato

Il gran finale di Cambi Casa d’Aste, tra moda, design e icone pop

Una Birkin rossa, gli orologi più iconici, i bauli da viaggio Louis Vuitton. Ma anche un set completo di carte…

15 Dicembre 2025 17:57
  • Arte contemporanea

Come nasce il Data Tunnel che apre la galleria digitale di Gorizia: intervista a Refik Anadol

Per l’apertura della Digital Art Gallery, il noto artista turco-americano ci conduce dentro i processi che hanno dato forma al…

15 Dicembre 2025 17:31