Didattica museale ed età matura. Questo il tema della discussione svoltasi lo scorso 7 novembre a Rovigo, in occasione della 9ª giornata regionale sulla didattica organizzata dall’Ufficio Musei della Regione Veneto, unico in Italia a dedicare una giornata allo specifico settore, in collaborazione con la Fondazione Mazzotti di Treviso.
Il convegno si configura come momento di follow up dei due incontri già realizzati con il coordinamento della Regione Emilia Romagna nell’ambito del Lifelong Museum Learning, progetto sostenuto dalla Comunità Europea.
A coordinare il dibattito della mattina Alba Trombini, docente di educazione museale, che ha sottolineato l’importanza di stabilire un dialogo da parte dei musei nei confronti del pubblico e della conseguente necessità di ascolto.
Tra gli interventi dal panorama nazionale segnaliamo quello di Alessandra Gargiulo Labriola, docente alla Facoltà di Scienze della Formazione presso la Cattolica di Milano. Dopo una breve storia dell’educazione agli adulti, la studiosa ha distinto i diversi tipi di educazione-formale, non-formale e informale e ha sottolineato l’importanza di distinguere tra educazione ed istruzione in diversi ambiti di ricerca e intervento come la famiglia, il lavoro e il territorio.
I risultati di un rilevamento svolto in Campania, Toscana e Piemonte sulla fruizione dei beni culturali da parte degli adulti è stato invece il tema dell’intervento di Vittoria Gallina, docente all’Università di Roma Tre.
Cristina Da Milano, segretario generale dell’ECCOM (Centro Europeo per l’Organizzazione e il Management Culturale), ha illustrato le attività del centro ed ha illustrato un interessante progetto che ha visto coinvolti i detenuti del penitenziario romano di Rebibbia nel recupero di reperti archeologici scoperti all’interno del carcere.
Nel pomeriggio sono state presentate le proposte dei musei del Veneto rivolte agli adulti. L’intervento di Alessia Vedova (Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi di Rovigo) ha annunciato l’imminente e importante cambiamento di sede della Pinacoteca e della Biblioteca dell’Accademia dei Concordi che si trasferiranno a Palazzo Roverella, oltre ad illustrare esperienze e collaborazioni con musei esteri.
Della realtà del Museo Civico di Storia Naturale di Verona ha parlato invece Angelo Brugnoli, che ha sottolineato la difficoltà di attirare pubblici diversi dagli studenti in musei come quelli naturalistici. Di particolare interesse anche l’intervento di Chiara Tosini che ha presentato l’importante progetto didattico relativo alla creazione di un Sistema Museale Provinciale del Polesine.
Riorganizzazione delle strutture museali, realizzazione di attività progettate e pensate ad hoc, necessità di condividere e confrontarsi con realtà museali europee: questi sembrano essere gli ingredienti proposti da esperti del settore ed operatori museali per avvicinare o far tornare gli adulti al museo.
A Venezia, invece, nel secondo appuntamento regionale dedicato alla didattica, l’attenzione era puntata sulla Collezione Peggy Guggenheim, la quale presentava la terza edizione (2005-06) del progetto A scuola di Gugghenheim. Arte e cultura contemporanea.
Come ha spiegato Elena Ciresola, docente SSIS del Veneto, si tratta di un progetto volto a promuovere l’attenzione al contemporaneo attraverso l’arte. Il riconoscimento di un patrimonio e di un’identità culturale come elemento teso a favorire un approccio interdisciplinare alla scuola, realizzato attraverso percorsi che insegnanti e studenti seguono all’interno della collezione.
Finalmente un esempio concreto di sinergie e progettazione con scopi di applicazione reali.
In chiusura il Gianfranco Noferi, direttore RaiSat Ragazzi che, affiancato dall’autrice Martina Callegarin, ha presentato il programmaA scuola da Peggy. Nei prossimi mesi, infatti, il canale dedicherà un appuntamento settimanale ai laboratori organizzati dal Guggenheim. Protagonisti di questi laboratori saranno i bambini che racconteranno le opere della collezione dal loro punto di vista. Sono inoltre previsti alcuni speciali dedicati al museo, alle collezioni temporanee e alla figura di Peggy Guggenheim.
floriana riga
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