Categorie: didattica

didattica_eventi | Qui non c’è il mare?

di - 24 Ottobre 2008
Appuntamento oggi stesso per la conclusione del progetto Arivolinrivalmare. Il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli propone un grande evento di “fine estate”: oltre duemila bambini in festa provenienti da tutta la Regione porteranno il mare a Rivoli, dal Castello passando per la Casa del Conte Verde alle vie del centro città. Un mare d’energia realizzato con onde tridimensionali, pesci coloratissimi, coralli, alghe e stelle marine da indossare: materiali costruiti con migliaia di bambini e ragazzi della città nel percorso che il dipartimento ha curato in omaggio alle mostre rivolesi dell’estate 2008, unite dal comune tema del viaggio.
Il progetto Arivolinrivalmare, nato in relazione alla convenzione pluriennale Impara l’Arte stipulata con l’amministrazione comunale, ha previsto attività educative da svolgersi nel periodo estivo al Castello di Rivoli e nelle diverse sedi espositive della città. Al Castello è stato proposto un affascinante viaggio immaginario tra presente e passato, tra antiche civiltà evocate attraverso il paesaggio sonoro, coinvolgente e saturo di storie, della mostra Šuillakku di Roberto Cuoghi. Alla Casa del Conte Verde, che ospita la mostra Le porte del Mediterraneo, bambini, ragazzi e adulti sono stati guidati alla scoperta del “mare nostrum”, culla della civiltà e crocevia di culture, attraverso cronache, documenti, dipinti, disegni, fotografie, incisioni.
Gli instancabili operatori di Rivoli sono reduci da un’altra invasione pacifica. Si tratta di Arte in Piazza: Nuovi orizzonti, un’azione di pittura collettiva realizzata in occasione di Artelibro. Lo scorso 28 settembre a Bologna, infatti, i dipartimenti educazione del Mambo, del Castello di Rivoli e del Mart si sono uniti per ritrovare nell’esperienza dell’arte un nuovo modo di guardare la realtà e per costruire un paesaggio comune. New entry per l’edizione 2008 è stata la Fondazione Arnaldo Pomodoro, anch’essa istituzione sostenuta dal Gruppo Unicredit.Per l’occasione è stata ideata un’attività aperta a tutti, che proponeva un immenso skyline immaginario, collocando sulla stessa linea d’orizzonte i disegni semplificati e successivamente dipinti dai partecipanti di elementi architettonici delle città di Bologna, Rivoli, Torino, Trento. A intervallarli, le silhouette di alcune architetture simbolo della contemporaneità, i nuovi spazi dedicati all’arte del nostro tempo. Ne sono scaturiti testi creativi dove realtà e immaginazione si con-fondevano, creando uno scenario inedito e fantastico. Il risultato finale è stato una storia visiva comune, raccolta in grandi rotoli, un racconto funzionale alla piazza intesa come agorà: uno spazio pubblico, luogo d’incontro e confronto in cui vivere insieme l’esperienza dell’arte.
L’interesse per la dimensione architettonica di quest’edizione di Arte in Piazza è da intendersi anche come un omaggio a – grande architetto e “scenografo” in grado di incidere radicalmente sulla scena italiana ed europea – in occasione del cinquecentenario dalla sua nascita. Il 2008 è inoltre l’anno della Biennale di Architettura, rassegna che giunge alla sua 11esima edizione.
L’evento bolognese termina con la condivisione del lavoro prodotto: ogni partecipante può portare con sé un pezzo dell’inedito orizzonte creato insieme, perché – come c’insegna Proust – “il vero viaggio di scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nel guardare il mondo con occhi sempre nuovi”.

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