Categorie: didattica

didattica_interviste | A Venezia, c’è un Posto speciale…

di - 7 Giugno 2007

Quando è come è nata il Posto?
Il Posto è un’associazione culturale che ho fondato nel 1994 a Venezia con il musicista Marco Castelli. Ha per oggetto la conoscenza, la pratica e lo sviluppo della danza e le attività di espressione del movimento. Il Posto realizza produzioni sperimentali di spettacoli, percorsi di educazione alla danza, progetti specifici di eventi legati alla danza di ricerca, corsi di formazione e progetti didattici per scuole, enti, musei. L’Associazione si muove in queste direzioni sue iniziative, aperte prevalentemente su due fronti: didattico e formativo da una parte, artistico e creativo dall’altra, per noi assolutamente intrecciati.

Quali sono i presupposti teorici e didattici su cui si fonda la vostra metodologia di educazione alla danza?
Uno degli obiettivi progettuali che da anni perseguo nella mia ricerca coreografica e negli studi sul movimento in relazione allo spazio costruito, mira ad inserire le arti espressive nel curricolo generale scolastico e di presentare l’apprendimento corporeo e il processo creativo come uno strumento dell’educazione.
Tutto il progetto é basato sullo studio delle Arti attraverso la danza, l’esplorazione della composizione del movimento e il rapporto fra corpo e spazio. L’Arte modifica naturalmente la percezione dello spazio totale. Attraverso il movimento, la composizione di un’opera d’arte non viene vissuta come concetto astratto, ma ogni dettaglio relativo alla forma e al contenuto viene percepito con una consapevolezza alta. Nell’apprendimento un concetto viene processato, solo quando può essere applicato all’esperienza vissuta e messo in un contesto traducibile.

Tra i vostri settori di ricerca ci sono proposte per le scuole? Come lavorate con gli studenti?
Ho iniziato con progetti rivolti ai bambini, ma da diversi anni ho scelto di occuparmi esclusivamente del pubblico adulto, intendo dire che ho sviluppato un lavoro rivolto agli studenti delle scuole superiori e universitari o adulti in genere. Principalmente mi rivolgo agli adulti perché nei laboratori che realizzo la verifica verbale e l’elaborazione complessa del movimento è una necessità, il movimento è il primo effetto di un’esperienza emotiva e intellettiva che in un’esperienza didattica/educativa deve essere tradotto. Inoltre questa modalità fa parte del mio metodo di lavoro che presume la pratica, l’analisi e la scrittura del movimento. Sono una coreografa ed è lo spazio che stimola la mia ricerca, lo studio delle influenze dello spazio strutturato sul movimento umano, la possibilità di creare lo spazio con il movimento sono lo scopo del mio lavoro e il mio interesse dal punto di vista artistico e performativo. Lo spazio è il tema di tutte le forme d’arte, nella danza viene vissuto attraverso un’esperienza corporea, proporre questo metodo in relazione ad arti visive, architettura, beni culturali e patrimoniali, è trasportare questa competenza e modalità di apprendimento in ambito educativo

A quali altri pubblici proponete i vostri percorsi e quali i feed-back che ricevete, in proposte come Danza in Museo/InCorpo®Arti. Il museo attraversa il corpo?
Danza in Museo è un programma voluto dalla Regione Veneto, Direzione Cultura e Musei, che prende ispirazione dal lavoro di riflessione e di censimento dedicato ai musei del Veneto che conservano opere del Novecento, diventato poi un volume: Una possibile vocazione. Il contemporaneo nei musei del Veneto. Tale ricerca ha consentito, di scoprire, o di vedere in una prospettiva diversa, istituti museali poco noti eppure significativi per il loro rapporto con l’arte contemporanea. La percezione che, tuttavia, ne ho ricavato è che sia necessario far emergere il legame tra le collezioni e gli spazi che le ospitano. Uno degli obiettivi di Incorpo®Arti è di rafforzare e approfondire con altri punti di osservazione, quello dello spazio e del corpo, la percezione di un’opera anche in rapporto al luogo che la ospita, stimolando un percorso soggettivo e personale. Il progetto propone un approccio alla creazione contemporanea attraverso il corpo come spazio totale e privilegiato di emozione e conoscenza. Le Arti favoriscono modalità di percezione e di pensiero differenti da altre discipline e danno forma al nostro sentire. Danza e architettura esplorano il tema dello spazio: la danza ha il suo strumento nel corpo il cui risultato è il movimento, l’architettura ha quale mezzo il segno grafico e spesso la sua realizzazione in un’edificazione concreta. Il tema, per entrambe, è rappresentato dalla percezione e dall’elaborazione dello spazio e diviene mezzo di rappresentazione del mondo e del suo evolversi.
Il pubblico che vi partecipa è eterogeneo fatto da studenti e studiosi, giovani ed operatori che vengono curiosi e attenti per vedere gli spettacoli, ascoltare la musica e le conferenze e soprattutto attenti alla relazione che si crea tra questi ambiti in materia di arte contemporanea, danza e architettura.

Con che istituzioni o enti state collaborando? Novità o progetti in cantiere?
Dopo l’appuntamento di Danza in Museo. Incorpo®Arti, del 25 maggio scorso alla Galleria d’arte contemporanea Ai Molini di Portogruaro, l’attività di spettacolo proseguirà, a Verona per la Notte Bianca su Palazzo della Gran Guardia, poi Campobasso e Terni cui seguirà un tour estero con delle creazioni per il Singapore Art Festival, per il Festival di Ankara e per l’Ambasciata di Vilnius. Il progetto in cantiere, anzi il sogno nel cassetto, è di collaborare con un museo dove la performance site specific sia inizio o conclusione all’attività didattica.

link correlati
Regione Veneto-Servizio Cultura
Photogallery su Repubblica.it

intervista a cura di annalisa trasatti


IL POSTO-Centro studi danza e movimento: Direzione artistica Wanda Moretti. Il Posto V. Cannaregio 558 -30121 Venezia. Sito web www.ilposto.org
Email: info@ilposto.org


[exibart]

Articoli recenti

  • Beni culturali

Il Grand Egyptian Museum di Giza rivuole il busto della regina Nefertiti

L’apertura del Grand Egyptian Museum riaccende la richiesta di restituzione del busto di Nefertiti dal Neues Museum di Berlino: promosse…

29 Dicembre 2025 15:11
  • Mercato

Il Signore degli Anelli fissa un nuovo record d’asta

Da Heritage Auctions, la raccolta composta da "La Compagnia dell'Anello", "Le Due Torri" e "Il Ritorno del Re" ha raggiunto un nuovo traguardo…

29 Dicembre 2025 12:45
  • Progetti e iniziative

Humans, quando gli oggetti diventano un ricordo: la mostra a Campobasso

Al Circolo Sannitico di Campobasso, nell’ambito del festival Welcome Home, un progetto espositivo di Mino Pasqualone ridà voce ai ricordi…

29 Dicembre 2025 12:30
  • Libri ed editoria

La storia della luce è la storia delle donne: il saggio di Jacqueline Ceresoli

Edito da Postmedia Books e dedicato alle donne che hanno lavorato con il tema e con il medium della luce,…

29 Dicembre 2025 11:37
  • Mostre

Nelle sue opere, Umberto Manzo lascia emergere la persistenza della memoria

Allo Studio Trisorio di Napoli, Umberto Manzo rilegge i suoi archivi della memoria tra incisioni, stratificazioni e riferimenti al mondo…

29 Dicembre 2025 10:30
  • Danza

Giocasta, l’amore contro la guerra: il mito riletto da Michela Lucenti

La coreografa e danzatrice Michela Lucenti mette in scena, con il suo teatrodanza, la Giocasta di Euripide: una tragedia che…

29 Dicembre 2025 9:50