Soltanto nelle città o anche in altri luoghi?
Anche borghi e periferie, in considerazione dell’estrema
varietà del tessuto urbano e culturale italiano. A partire dalla forma
dell’Italia saranno elaborate infinite varianti, in riferimento alla
specificità dei luoghi e in relazione all’opera degli artisti contemporanei che
hanno lavorato sulla forma dello Stivale. Visioni diverse definiranno inediti ritratti
del Belpaese, espressioni di un’Italia unica e molteplice. Nell’impianto
metodologico la parola “concorso” si riappropria della dimensione etimologica
di ‘correre insieme’ invece che gareggiare. 150 esemplari di Italiæ giungeranno dalle diverse città a
Torino in occasione del 150esimo dell’Unità d’Italia e confluiranno negli
eventi di Esperienza Italia, aperti a tutti i partecipanti sul territorio nazionale.
Nei singoli luoghi rimarrà inoltre la memoria degli eventi per mezzo di segni
tangibili dell’avvenuto passaggio.
Sempre all’insegna del vostro motto “il museo di tutti, il museo per
tutti”,
come sta procedendo il progetto Accessibilità dell’arte contemporanea alle
persone sorde?
È un progetto fortemente innovativo e creativo, nel senso vero dell’arte…
cioè la capacità di creare nuovi linguaggi…
Il progetto sviluppato dai tre partner istituzionali, il
dipartimento educazione, da me rappresentato, insieme a UniCredit Group, nella persona di Catterina
Seia, e all’Istituto dei Sordi di Torino, rappresentato da Enrico Dolza, è
l’unica sperimentazione in Italia finalizzata a garantire alle persone sorde
una piena ed efficace fruizione dell’arte contemporanea. Le espressioni
artistiche del nostro tempo risultano infatti poco accessibili alle persone
sorde, al punto che nella lingua dei segni italiana non esiste un lessico
specifico che traduca molti dei termini correntemente utilizzati nel campo
dell’arte contemporanea.
Come vi siete mossi?
Il comune percorso ha visto impegnati in qualità di ricercatori,
in un lungo e articolato lavoro di ricerca-azione all’insegna dello scambio
interdisciplinare, Brunella Manzardo per il dipartimento educazione, Francesca
Delliri e Luciano Candela per l’Istituto dei Sordi. Tra le priorità vi era
naturalmente l’arricchimento lessicale della lingua italiana dei segni con la
traduzione dei termini specifici; sono così stati creati e sistematizzati circa
80 nuovi segni. I primi esiti della ricerca, insieme alle linee guida
metodologiche, sono stati presentati in una pubblicazione promozionale a cura
del dipartimento educazione, che anticipa l’uscita del primo Dizionario per
l’Arte Contemporanea per persone con deficit uditivi, prevista per la primavera 2010.
Le persone interessate possono sin d’ora mettersi in contatto con il
dipartimento per prenotare una copia del dizionario.
Gli ultimi anni hanno visto un ulteriore rafforzamento della mission
educativa del dipartimento educazione grazie a collaborazioni con accademie di
belle arti (Bologna e Urbino), fondazioni come Cittadellarte Fondazione
Pistoletto per il corso Unidee, ma anche enti e aziende private, prima su tutte
UniCredit Group. Sempre più all’insegna della formazione continua…
Il dipartimento educazione rivolge un’attenzione
particolare alla formazione di nuove professionalità specifiche che si
inseriscano nel sistema artistico-culturale all’interno della rete museale
italiana. In tal senso, proseguono le collaborazioni che sono state attivate
con università e accademie di belle arti in tutta Italia, in particolare con
l’Accademia di Bologna, con cui è ormai consolidata la collaborazione per il
corso di Comunicazione e Didattica dell’Arte, e con l’Accademia di Urbino, che
ha appena inaugurato il nuovo corso di Comunicazione e Didattica dell’Arte,
istituito in partenariato con il dipartimento educazione Castello di Rivoli. Si
tratta di un unicum a livello nazionale, in quanto in Accademia il curricolo
formativo si arricchisce dell’esperienza diretta di chi opera da 25 anni
nell’ambito della funzione educativa del museo.
E per quanto riguarda le aziende?
È un ambito in crescente espansione. In particolare si
moltiplicano le iniziative sviluppate per conto di UniCredit Group, già partner
del Castello di Rivoli. Recentemente, inoltre, a Verona ha preso l’avvio il progetto
educativo che abbiamo sviluppato per la mostra PastPresentFuture – Le
collezioni Fondazione Cariverona e UniCredit Group: arte per la città, di concerto con gli assessorati
alla cultura e alle politiche giovanili del Comune di Verona, con il sostegno
di UniCredit Group e Fondazione Cariverona. Specificità del progetto, che
collega la mostra al territorio, sono l’educazione tra pari (peer education) pensata per i giovani e la
formazione continua (lifelong learning) per tutti, adulti, famiglie, terza età. Infine,
sull’intero territorio nazionale realizzeremo il social project sviluppato con
le Agenzie TU del gruppo: un ulteriore progetto che permetterà ancora una volta
di avvicinare l’arte del tempo presente alle persone, attraverso grandi eventi
collettivi.
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nuova direzione di Rivoli
a cura di annalisa trasatti
Dipartimento Educazione Castello di Rivoli
Responsabile: Anna Pironti
Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea
Piazza Mafalda Di Savoia – 10098 Rivoli (TO)
Info: tel. +39 0119565213; educa@castellodirivoli.org;
www.castellodirivoli.org
[exibart]
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