Come e quando è nata la sezione didattica della Galleria Civica modenese?
Nel 1994, su un invito di collaborazione rivolto dall’Assessorato all’Istruzione alla Galleria Civica, si decide di avviare un ciclo di laboratori didattici. Iniziative rivolte ai bambini dai 3 ai 14 anni delle scuole di Modena, in occasione delle mostre d’arte contemporanea organizzate dalla Galleria Civica. Fin da subito i risultati e il successo superano ogni aspettativa. Infatti, nonostante l’esperienza ancora germinale delle insegnanti coinvolte e gli spazi improvvisati all’interno delle sedi espositive, si evidenziano le grandi potenzialità di questa forma di “educazione all’arte”. E’ nel 1997, con l’apertura a Palazzo Santa Margherita di uno spazio permanente appositamente studiato e attrezzato, che l’esperienza dei laboratori raggiunge pieno riconoscimento istituzionale e di pubblico.
Da chi è formata la sezione didattica e che formazione professionale hanno gli operatori?
In occasione di quasi tutte le mostre temporanee organizzate in periodo scolastico viene organizzato il laboratorio. Nei giorni feriali viene tenuto negli orari di scuola da insegnanti specializzate con le classi delle scuole materne, elementari e medie del comune di Modena che ne abbiano inoltrato specifica richiesta; il sabato e la domenica, sempre sotto la guida delle medesime insegnanti, anche con il coinvolgimento dei genitori.
Si tratta quindi di un servizio integrato con la didattica scolastica?
Si. La novità rispetto a quanto avviene in molte altre realtà museali italiane è proprio questa. Il laboratorio rientra nel servizio scolastico, è completamente gratuito per i ragazzi e non comporta costi aggiuntivi per il museo. E’ gestito da personale interno alle scuole, maestre di scuola dell’infanzia, altamente specializzato e opportunamente aggiornato attraverso periodici corsi di perfezionamento. L’Assessorato all’Istruzione gestisce autonomamente la formazione delle insegnanti, raccoglie le adesioni di chi è interessato ad inserire all’interno della programmazione scolastica l’esperienza del laboratorio, mette a disposizione i materiali necessari. La Galleria Civica, oltre agli spazi e all’occasione stessa del
Quali sono le vostre proposte e la vostra metodologia?
Sino ad ora, si può stimare che siano circa 20.000 i bambini che in questi anni hanno avuto la possibilità di sperimentare un approccio serio ma non serioso con opere d’arte contemporanea; giocando, divertendosi, scherzando con i colori, i materiali di recupero, i pigmenti, le crete: esprimendo liberamente la loro creatività e la loro fantasia.
Nello spazio appositamente attrezzato presso il Palazzo Santa Margherita, indipendente ma attiguo alla sala espositiva della Galleria Civica, è possibile offrire permanentemente e in maniera organica ai bambini in visita sia con le classi che con le famiglie, la possibilità di accostarsi ad artisti o fotografi attraverso due modalità che sono tra loro complementari: il “vedere” e il “fare”.
Qual è la particolarità di questo approccio?
E’ un’opportunità che si differenzia dalle visite alle mostre e ai musei perché consente una contemporaneità tra il vedere, il cogliere i significati dell’opera d’arte e l’operare immediatamente sui materiali. Questa operazione avviene con la mediazione di un esperto che illustra e propone. Il laboratorio, proprio perché permette un produttivo avvicinamento all’arte, dà la possibilità ai bambini di cogliere in essa un nuovo modo di guardare le cose, di sentire emozioni e sensazioni. E ancora, il laboratorio è una fucina piena di stimoli che sollecitano una vasta possibilità di fare, di provare; di scambi, di arricchimenti, di viaggi dentro le tecniche, di incontro con i materiali, di strumenti, di procedure.
Che rapporto è possibile istituire con la Direzione e i curatori delle esposizioni, al fine dell’elaborazione dei progetti didattico-comunicativi?
La direzione della Galleria Civica è aperta ad altre proposte. Per esempio ha sperimentato recentemente dei Laboratori d’Arte Terapia per adulti, riscuotendo grande successo, così come alcune esperienze di Laboratori di Arte&Musica, per bambini, organizzati in collaborazione con docenti e allievi dell’Istituto Musicale Orazio Vecchi. Purtroppo problemi di budget impongono di selezionare le proposte che si configurino a costi pressoché zero per la Galleria Civica.
A quale pubblico vi rivolgete? Quali sono i rapporti con le Università, le Scuole, le Associazioni?
Il pubblico dei laboratori didattici è quello dei bambini/ragazzi tra i 3 e i 14 anni. Con le Università, le scuole superiori e le Associazioni possono essere attivate saltuariamente, a seconda anche del tipo di mostra, visite guidate gratuite studiate ad hoc, su appuntamento, negli orari di mostra.
Quali progetti futuri, le novità o i cambiamenti in atto?
Sarebbe nostra intenzione rendere stabile cicli di laboratori di Arte Terapia per adulti.
Il 15 ottobre 2005, inaugurerà a Palazzo Santa Margherita il nuovo laboratorio didattico, in uno spazio più ampio, articolato, luminoso, dotato di ogni comodità e opportunamente attrezzato. Inoltre un lungo corridoio attiguo sarà destinato permanentemente a luogo espositivo per gli elaborati dei bambini.
intervista a cura di annalisa trasatti
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