Congo, lo scimpanzè pittore
Qualche giorno fa, Banksy ha fatto parlare di scimmie grazie alla super-vendita del suo Devolved Parliament. E di scimmie si tornerà a parlare presto: si tratta di Congo, lo scimpanzé pittore degli anni ’50. Dal 3 al 20 dicembre alla Mayor Gallery di Londra saranno esposti per vendita ben 55 dipinti e disegni realizzati dalla scimmia pittrice, nella mostra “Congo the Chimpanzee. The Birth of Art”.
La questione non è poi così scandalosa, considerato che la scimmia Congo era già molto nota circa 60 anni fa, ai tempi in cui ha iniziato la sua carriera da pittrice. Il suo curioso destino si deve a Desmond Morris, zoologo e pittore che nel 1956 mise un pennello in mano a Congo per studiarne i comportamenti creativi. Da quel momento Congo produsse all’incirca 400 opere nell’arco di tre anni, che sono tutte attualmente possedute dal 91enne Morris.
La prima mostra di Congo fu proprio in quegli anni, nel 1957, e fu un evento tutt’altro che sottovalutato. Erano gli anni della ricerca sui limiti dell’astrattismo e dell’espressionismo e la mostra attirò non solo il grande pubblico ma anche grandi artisti. Personalità come Dalì, Picasso e Mirò videro le sue opere e ne diventarono anche collezionisti.
Congo morì di tubercolosi nel 1964, all’età di 10 anni. Ma la sua fama si mantenne in vita e condusse all’asta diverse sue opere, battute da Bonhams nel 2005 a prezzi già considerevoli. È per questo che il valore totale delle 55 opere di Congo esposte alla Mayor si aggira intorno ai 220mila dollari, con un range che va dai 1800 ai 7400 dollari per pezzo. Alla mostra verrà inoltre presentato un catalogo ragionato in edizione limitata, interessante acquisto per chi ancora non se la sentisse di investire in un’opera.
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