ArtVerona 2024, ph. Giuseppe Marinelli
Una fiera dal forte taglio curatoriale, in grado di proporsi come luogo di sperimentazione e dialogo, per rivitalizzare la connessione tra mercato e ricerca artistica. Questa la visione di Laura Lamonea per la sua ArtVerona: nominata lo scorso dicembre per un mandato triennale, succedendo a Stefano Raimondi, la nuova direttrice artistica ha ormai preso in mano le redini della ventesima edizione, che si svolgerà nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere dal 10 al 12 ottobre 2025 ed è stata presentata questa mattina, negli spazi dell’Archivio Ca’ Granda di Milano. Tra le novità, l’abbattimento delle barriere tra moderno e contemporaneo, quattro nuovi segmenti espositivi dall’impostazione molto specifica e una particolare attenzione al programma diffuso in città.
«In un tempo in cui le forme di comunicazione si moltiplicano, sentiamo il bisogno di riportare al centro la parola, il racconto, l’ascolto reciproco», ha spiegato Lamonea. «Abbiamo scelto di superare la storica distinzione tra moderno e contemporaneo per favorire un dialogo continuo tra opere, artisti, gallerie, curatori, istituzioni e pubblico. La fiera si rinnova – nell’identità visiva, nella struttura e nei contenuti – con l’intento di dare nuova forza a ciò che ha reso ArtVerona uno spazio riconosciuto per la qualità della proposta artistica e per la sua dimensione umana e accessibile».
Secondo Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, l’investimento in ArtVerona si articola anche fuori dai padiglioni, con un fitto programma di eventi che coinvolge luoghi simbolici della città come la Biblioteca Capitolare e l’Antica Dogana di fiume, puntando a rafforzare il posizionamento internazionale della manifestazione. In parallelo, il Programma Collezionisti accompagnerà i visitatori in percorsi esclusivi tra fiera e collezioni private, dentro e fuori Verona.
Anche il direttore generale Adolfo Rebughini ha sottolineato il valore strategico delle collaborazioni attivate con altre manifestazioni di Veronafiere, come Marmomac, e con aziende d’eccellenza del territorio, tra cui Zenato. Un’alleanza che promuove il dialogo tra arte, design e impresa, amplificando la portata delle iniziative culturali e produttive della fiera.
Nel nuovo impianto della fiera andranno a convivere sei sezioni espositive, che riflettono il taglio curatoriale dell’edizione. La Main Section, cuore della fiera, ospiterà le gallerie d’arte moderna e contemporanea, italiane e internazionali. Steps, a cura di Giulia Civardi, sarà dedicata a gallerie emergenti, attive da meno di otto anni, con format espositivi condivisi e attenzione a linguaggi eterogenei. La stessa Lamonea curerà Effetto Sauna che, ispirata alla formula “caldo/freddo” del Louisiana Museum, metterà in relazione artisti affermati e nuove voci da scoprire.
In Pittura ORA, a cura di Leonardo Regano, si rifletterà sulla vitalità della pittura contemporanea, con un omaggio implicito a Francesca Alinovi. Video? Avete detto video? è la serione a cura di Élisa Ganivet e Laura Lamonea che approfondirà le immagini in movimento come forma linguistica autonoma e installativa. Infime, Editorie: spazio dedicato all’editoria di settore, affiancato dalla Libreria a cura di Frab’s, con un palinsesto trasversale tra arte, design, letteratura, cucina, natura e musica.
Alla sua 20ma edizione, ArtVerona introdurrà anche nuovi premi legati alle sezioni speciali della fiera, pensati per sostenere artisti e gallerie, promuovere pratiche sperimentali e incentivare sinergie con il mondo dell’impresa. Accanto al fondo di acquisizione A Disposizione, i riconoscimenti si articoleranno in tre linee: premi tematici, acquisizioni per collezioni pubbliche e private, collaborazioni con aziende.
Nell’ambito di ArtVerona 2025 verrà dedicato in fiera uno spazio al lavoro di Rachele Maistrello, vincitrice della seconda edizione del Tomorrows UniCredit residency and production award, premio sostenuto da UniCredit, ideato, organizzato e promosso da Urbs Picta, con la curatela di Jessica Bianchera e la collaborazione di varie istituzioni, tra cui Fondazione Cariverona.
Tra i progetti speciali spicca Cinema, un nuovo formato che porta in fiera una vera e propria sala cinematografica. In collaborazione con archivi d’eccellenza come CNAP di Parigi e ARGOS di Bruxelles, il programma prevede proiezioni video d’artista con talk e incontri. Accanto, Volante, a cura di Edizioni Brigantino, presenterà una serie di performance e installazioni ibride per coinvolgere attivamente il pubblico.
Rinnovato impulso anche al programma degli eventi in città. La mostra The Then About As Until a Palazzo Forti, a cura di Laura Lamonea con Video Sound Art, esplorerà le radici verbovisuali del linguaggio artistico dagli anni ’60. L’Antica Dogana ospiterà invece Una distanza senza sponde, installazione e performance di Enrique Ramírez, sul tema della migrazione. A Palazzo del Capitanio, Tomorrows indagherà il corpo postumano, tra arte, tecnologia e identità.
Alla Biblioteca Capitolare, Marta Cereda cura un progetto sul potere della parola in dialogo con gli antichi manoscritti. Alla Rondella delle Boccare, Autogeografie, un laboratorio fotografico con studenti, mentre It sounds like another word, curato da Nicola Giuliani, propone interventi sonori in spazi urbani.
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