MIA Photo Fair BNP Paribas 2026: una nuova edizione all’insegna della metamorfosi

di - 25 Novembre 2025

La fotografia cambia pelle e con lei cambia anche la fiera che, a Milano, ne ha accompagnato l’evoluzione negli ultimi 15 anni: dal 19 al 22 marzo 2026, negli spazi di Superstudio Più in via Tortona, torna MIA Photo Fair BNP Paribas, con una preview su invito il 18 marzo. Organizzata da Fiere di Parma e diretta per il terzo anno da Francesca Malgara, la fiera celebra la nuova edizione con un titolo programmatico: Metamorfosi.

Il cambio di scala è dichiarato fin dall’intestazione: dopo anni da main partner, BNL BNP Paribas, storicamente al fianco di MIA dal 2012, è diventata title sponsor già dalla scorsa edizione andata in scena dal 20 al 23 marzo 2025. È un segnale che indica come la fotografia non sia più un linguaggio laterale dell’arte ma un terreno su cui si misurano politiche culturali, strategie di immagine e nuovi modelli di collezionismo.

«15 edizioni sono un traguardo e al tempo stesso un nuovo inizio. Le immagini hanno una forza silenziosa e inesorabile: attraversano le epoche, mutano forma, ma continuano a interrogare chi le guarda. Questa fiera è nata per dare voce a quella forza, e oggi, con il sostegno di BNL BNP Paribas, celebra una comunità di artisti, gallerie e collezionisti che credono nel potere trasformativo dello sguardo. La fotografia, come la fiera, cambia pelle ma non identità», ha ricordato Malgara. Metamorfosi è il filo rosso che tiene insieme Mia Photo Fair 2026, un tema che richiama immediatamente la cultura classica di Ovidio, oltre che l’immaginario novecentesco di Kafka, e che parla in modo diretto anche all’attualità, tra transizione analogico-digitale, ridefinizione delle identità, relazione tra umano e artificiale.

Accanto a BNL BNP Paribas, torna come main sponsor Deloitte, con il Photo Grant sostenuto dalla Fondazione Deloitte e un focus sulle ricerche di Carlos Idun-Tawiah e Fabiola Ferrero, in dialogo con la mostra in corso alla Triennale di Milano. È un asse esplicito tra mondo corporate e fotografia d’autore, che conferma come MIA Photo Fair lavori sempre più su un ecosistema allargato, tra banca, impresa e collezionismo.

La fiera sarà quindi scandita in quattro sezioni, Main Section, Beyond Photography – Dialogue, Reportage Beyond Reportage, Focus Latino, a disegnare una mappa che tiene insieme ricerca, sperimentazione e proposte delle gallerie consolidate. La Main Section conferma la vocazione “classica” della fiera, con i progetti delle gallerie italiane e internazionali, mentre le sezioni curate spingono la fotografia fuori dal perimetro.

Curata da Domenico de Chirico, Beyond Photography – Dialogue esplora il confine tra fotografia, scultura, pittura, installazione, performance e video, in un contesto in cui l’immagine è sempre più ibrida e intermediale. Metamorfosi diventa qui un tema operativo: la fotografia come linguaggio in traduzione continua, che si confronta con il corpo dell’opera, lo spazio e le temporalità del display.

Con Reportage Beyond Reportage, a cura di Emanuela Mazzonis di Pralafera, la fiera indaga le trasformazioni della fotografia documentaria: in un’epoca di sovraesposizione visiva e breaking news permanente, il reportage cede il passo a narrazioni lente, intime, laterali, che si allontanano dall’idea di “esclusiva” per restituire complessità, dubbi, ambivalenze. Focus Latino, curata da Rischa Paterlini, apre il campo alle geografie ibride: artisti latinoamericani, iberici, diasporici, insieme ad autori internazionali che lavorano su identità fluide, migrazione, trasformazioni culturali.

Un altro asse forte dell’edizione 2026 è il sistema dei premi, con nove riconoscimenti, per un valore complessivo di circa 80mila euro. Il Premio BNL BNP Paribas, giunto anch’esso alla 15ma edizione, continua a immettere opere nella collezione della banca — oggi circa 6mila lavori, di cui 16 acquisiti in fiera — confermando un impegno strutturale verso la fotografia come linguaggio d’arte.

Accanto a questo, il Fondo Acquisto Fiere di Parma conferma la propria dotazione per acquisire opere in fiera e farle entrare nella collezione fotografica dell’ente, mentre premi come quello di Casa Museo Molinario Colombari, miramART, Irinox Save the Food – Feeding the Image, La Nuova Scelta Italiana di BDC Bonanni Del Rio, The Portfolio Parade curato da Erik Kessels, il nuovo Superstudio Photo Award e l’Image Media Excellence Award dedicato a d la Repubblica costruiscono un programma dove a essere premiati non sono solo gli artisti ma anche gallerie, media, progetti curatoriali e giovani autori.

William Wegman, Ionian, 2005, © William Wegman. Courtesy of Galeria Alta

Il tema della metamorfosi attraversa anche il visual della fiera: l’immagine guida è una storica Polaroid di William Wegman, scelta per la sua capacità di evocare profondità concettuale con un linguaggio diretto, ironico, lontano da ogni artificio digitale. Un modo per affermare che il cambiamento non coincide necessariamente con la spettacolarizzazione tecnologica, ma può passare da scarti minimi, da slittamenti di senso.

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