Eccoci alla partenza della fiera italiana più attesa dagli amanti dell’arte contemporanea, la decima edizione dal 1994. Nata quasi come una scommessa, a testimoniare il ruolo di una città che in Italia è sempre stata all’avanguardia nel campo delle nuove espressioni artistiche (per musei, gallerie, collezionismo ed artisti), oggi Artissima si conferma come un’episodio unico sul panorama internazionale, per la sua esclusiva attenzione all’arte d’avanguardia e alle nuove tendenze. Una fiera moderna, che ha anticipato i tempi rinnovando il modello degli eventi fieristici dedicati all’arte, assecondando un desiderio diffuso tra amanti e collezionisti di una specializzazione e distinzione rispetto all’arte storica e accompagnando la trasformazione degli eventi di mercato internazionali in veri eventi culturali per un pubblico eterogeneo e non élitario.
Non solo la partecipazione di gallerie giovane di caratura internazionale, ma anche mostre in collaborazione con istituzioni pubbliche, incontri e dibattiti con i direttori dei maggiori musei, sezioni speciali e premi per fare il punto sulla creatività contemporanea: tutto questo è Artissima, che quest’anno si trasferisce nella sede dello storico Lingotto Fiere, complesso industriale dei primi del ‘900 trasformato e adattato da Renzo Piano; la fiera occuperà il Padiglione 2, con 18.000 mq. a disposizione di 185 gallerie selezionate (ben 109 straniere, provenienti da 21 paesi), e proverà a confermare il trend che la vede in costante aumento per numero di visitatori (l’anno scorso furono quasi 40.000).
Nella sezione Present future 5 curatori museali hanno selezionato i 15 giovani sotto i 40 anni più promettenti che potranno essere ammirati in stand monografici. Ai collezionisti toccherà di premiare il migliore, con il contributo e la commissione, da parte dello sponsor Illycaffé, di una nuova serie delle celebri tazzine d’artista.
New entries è il settore che accoglie le 16 nuove gallerie, le più interessanti nate dopo il 1998, mentre Videolab è la sezione speciale dedicata, per il terzo anno, alla video arte, con i 20 migliori video scelti da Elena Volpato della videoteca GAM di Torino con la collaborazione di Davide Oberto del Torino Film Festival.
Per il Programma Culturale spicca il seminario dal titolo Locale e globale. Il museo nell’era di internet e delle nuove tecnologie, curato da Daniel Soutif, il nuovo direttore del Museo Pecci di Prato, riaperto in questi giorni dopo i lavori di ristrutturazione.
Il Programma collezionisti, infine, si propone una serie di iniziative che facilitino il confronto tra critici, curatori, gallerie e i maggiori collezionisti internazionali, che svolgono un ruolo essenziale per il sostegno dell’arte contemporanea.
E sabato 8 novembre, Saturday night art fever, tradizionale e imperdibile passeggiata notturna per le strade della città, tra vernissage, cocktail ed incontri con artisti nelle sedi delle gallerie torinesi di via Mazzini e dintorni, aperte fino a mezzanotte.
Concludiamo dicendo che chi voglia finalmente insultarci dal vivo è atteso allo stand di Exibart in fiera, giusto vicino all’ingresso.
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alfredo sigolo
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Caro Eliot (Helidon Gjergji) mi fa piacere che tu sia stato scelto fra gli artisti sotto i 40 più promettenti.
Spero che le cose ti vadano per il meglio, poi la tazzina della Illy firmata da te me la regali?