Categorie: fiere e mercato

My Fair London

di - 21 Ottobre 2005

La grande stagione delle fiere si apre con Frieze Art Fair, la regina londinese delle mostre mercato d’arte contemporanea. Con un novero di presenze prestigiose e un sostanzioso programma di eventi a latere, Frieze si conferma uno degli appuntamenti più importanti nel panorama dell’art system internazionale. Un’occhiata alle gallerie –tra le migliori sulla scena- che arrivano dall’Europa, dall’America, dal Giappone: innanzitutto Londra, con The Approach, Corvi-Mora, Stephen Friedman, Gagosian, Greengrassi, Haunch of Venison, Alison Jacques, Annely Juda, Hauser & Wirth, Victoria Miro, White Cube/Jay Jopling, Lisson.
Poche presenze da Parigi con Nathalie Obadia, Emmanuel Perrotin, Almine Rech, Anne de Villepoix. Non troppo nutrita nemmeno la schiera berlinese: Arndt & Partner, EIGEN + ART, Klosterfelde, Neu, Barbara Weiss, Barbara Wien. E dall’Italia? I soliti aficionados: da Milano Massimo de Carlo, Francesca Kaufmann, Giò Marconi, Guenzani, più la new entry Zero, che si emancipa dalle fiere giovani e passa a quelle di primo livello; Massimo Minini, da Brescia; da Torino Franco Noero e Sonia Rosso. Quasi nessuna presenza dal centro-sud: Roma e Napoli ancora indietro, se si escludono i partenopei Raucci/Santamaria. Ancora dall’Europa, si piazza bene Zurigo, con Bob van Orsouw, Eva Presenhuber, Parkett Editions, Peter Kilchmann, Hauser & Wirth. E poi, i giganti newyorkesi: Gavin Brown, Tanya Bonakdar, Barbara Gladstone, Marian Goodman, Leo Koenig, Yvon Lambert, maccarone, Matthew Marks, Andrea Rosen, e The Wrong Gallery, microscopico progetto ludico-dissacrante del trio Cattelan, Subotnick, Gioni.
Ma Frieze, oltre che una piazza commerciale, diventa sempre più un’occasione di produzione e promozione culturale, con un menu di eventi succulento.
Un piccolo parco di scultura è appositamente allestito al Regent’s Park’s English Garden, a due minuti dalla fiera. Da scovare en plein air ci sono le opere di Pedro Cabrita Reis, Franz West, Atelier van Lieshout, Julian Opie, Anish Kapoor, Alex Frost, Marko Lehanka, Susan Hiller, FOS, Mungo Thomson, Nathan Coley.

Frieze Projects, programma di committenze di alto profilo, invita gli artisti a produrre opere inedite appositamente per la fiera: quest’anno sono inclusi grandi lavori di scultura, screening di film e video e un evento performativo off site. Trai i progetti realizzati: il daily tour di Matthieu Laurette, affidato a esperti mondiali di moda che conducono il pubblico a spasso per la fiera (commentando, piuttosto che il contenuto delle opere, il look dei visitatori e il loro personal style); e l’installazione luminosa di Germaine Kruip (prodotta in collaborazione con lo of Stedelijk Museum Bureau Amsterdam). Collocata all’ingresso nel lungo corridoio d’ingresso, The Wavering Skies crea un’ombra che si muove lentamente attraverso il tunnel, accompagnando i passanti e intensificandone la percezione spazio-temporale.
Ritorna anche Frize Talks, dibattiti e conversazioni con protagonisti illustri del mondo dell’arte: collezionisti, critici, curatori, direttori di musei. Poi, un evento speciale per i cultori della musica d’autore. Frieze Music 2005 propone una chicca di lusso: il compositore tedesco Karlheinz Stockhausen, uno dei padri dell’avanguardia elettronica, si esibisce con un classico del suo repertorio, Kontakte (1960), seguito da Oktophonie [1990/91], una proiezione sonora ottofonica, tratta dal suo monumentale ciclo Light, lungo ben 30 ore.
E non poteva mancare il premio. The Cartier Award 2006, sponsorizzato dalla maison francese, invita agli artisti emergenti a proporre un lavoro inedito da produrre, in caso di vittoria, all’interno di Frieze Projects 2006. Ma non finiscono qui i benefici del premio. Il fortunato si accaparra, oltre alla gloria, anche un po’ di denari e un’importante occasione di studio: tre mesi di artist residence presso il Delfina Studio Trust di Londra, un fellowship di 1000 sterline, più copertura spese di vitto, viaggio e alloggio. Non male come winner-package. E finiamo con il Frieze Art Fair Special Acquisitions Fund, il progetto di collaborazione tra la Frieze e la Tate, partito nel 2003 e rivelatosi uno dei momenti più innovativi della kermesse. Si tratta del primo fondo di acquisizioni connesso a una fiera d’arte, promosso da una grossa istituzione e sostenuto dai privati: un gruppo di potenti collezionisti londinesi contribuisce con un consistente gruzzolo -100.000 sterline versate il primo anno, 150.000 quello successivo- per permettere alla Tate di acquistare alcune tra le opere esposte in fiera, valutate da un’apposita commissione.

Nel 2003 sono stati acquisiti lavori di Fikret Atay, Olafur Eliasson, Anri Sala e Yutaka Sone; nel 2004 è toccato a Pawel Althamer, Martin Boyce, Jeremy Deller & Alan Kane, Jesper Just, Mark Leckey, Scott Myles, Frank Nitsche, Henrik Olesen, Roman Ondák, The Atlas Group /Walid Raad e Pae White.
L’iniziativa costituisce per la Tate un’occasione ghiotta per incrementare la propria collezione d’arte contemporanea internazionale, in un periodo, per altro, di vacche decisamente magre: solo un anno fa il direttore Nicolas Serota lanciava il suo accorato e provocatorio appello agli artisti, invitandoli a far dono di un’opera al museo, mentre all’ingresso della Tate Modern ci sono ancora in bella vista i box trasparenti per la colletta volontaria: “lascia tre pound per la Tate”.
Ma per chi di immergersi nel caos della fiera non volesse proprio saperne, c’è Resonance104.4fm -“the best radio station in London” secondo The Guardian- che per il terzo anno consecutivo trasmetterà in broadcasting l’evento.
Non solo Frieze però, in questo lungo weekend londinese. Inaugura in parallelo Zoo Art Fair, piccola fiera no-profit che presenta organizzazioni commerciali e non, impegnate nella promozione di giovani talenti e nuovi linguaggi. Atmosfera poco underground e molto raffinata, per un range di ospiti variegato: gallerie, collettivi di artisti, team curatoriali e progetti editoriali. Gli espositori? English, al 100%: quasi tutti londinesi, con qualche eccezione da Edinburgo, Manchester e Gateshead.
Ladies and Gentlemen, comincia una nuova fiera delle vanità. Welcome to London…

helga marsala


Frieze Art Fair
21 – 24 Ottobre 2005
Londra, Regent’s Park
orari: 21-22-23 ottobre, h. 11-19; 24 ottobre, h. 11-17
biglietti: 15 euro, ridotto 10; cumulativo per 4 giorni: 30 euro
concerto Karlheinz Stockhausen
22 ottobre 2005, h. 20
biglietto: 35 euro + prevendita
Box Office: See Tickets, tel +44 (0)870 890 0514
www.seetickets.com
info: Frieze Art Fair, tel +44 (0)20 7025 3970; fax +44 (0)20 7025 3971
info@friezeartfair.com
www.friezeartfair.com
Resonance 104.4fm – www.resonancefm.com


[exibart]

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  • Scusate ma i biglietti di Frieze, non si pagano in euro (magari!!!) ma in Sterline inglesi.... circa un euro e mezzo...

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