Frida with her Pet Eagle, Coyoacàn, 1939 © Nickolas Muray Photo Archive
Prima o poi sarebbe successo: dopo essere stata protagonista di mostre e progetti di vario genere, oltre che di documentari, libri e film – tra quali quello da Oscar, del 2002, diretto da Julie Taymor e interpretato da Salma Hayek, che contribuì a riaccendere l’interesse del grande pubblico – Frida Kahlo stavolta sarà l’eroina di una serie tv. Come riportato da Variety, la Frida Kahlo Management, la Estate che rappresenta la famiglia della celeberrima artista messicana, ha stretto una partnership con la BTF Media, società di media in lingua spagnola in rapida crescita nel panorama delle serie drammatiche, per la realizzazione di un prodotto per la televisione basato sulla vita e sulle opere di Kahlo.
Nata a Coyoacán, il 6 luglio 1907, scomparsa nella stessa, vivacissima città, il 13 luglio 1954, di Frida Kahlo ormai si sa tutto. La sua vita segnata dal dolore fisico, la poliomielite da bambina e l’incidente a 18 anni, quando fu l’autobus sul quale stava viaggiando si scontrò con un tram, superato anche grazie all’arte, che imparò da autodidatta. E poi il matrimonio, il divorzio e il nuovo matrimonio con l’artista messicano Diego Rivera, il fervente attivismo politico, dall’iscrizione al Partito Comunista Messicano, nel 1928, alla firma della lettera di grazia, nel 1953, per i coniugi Rosenberg, condannati a morte negli USA per spionaggio. E poi i rapporti con il mondo della cultura dell’epoca, dall’invito di Andre Breton a esporre a Parigi, alla relazione con la fotografa Tina Modotti.
Ma la nuova serie tv promette di portare alla luce anche altri aspetti meno noti della breve, tormentata ma coloratissima esistenza di Frida Kahlo. «La serie cerca di ritrarre Frida come non è mai stata vista prima. L’obiettivo è presentare una prospettiva unica, basata su ciò che la sua famiglia sa di lei per mostrare come ha vissuto davvero la sua vita», ha affermato Mara Romeo Kahlo, pronipote dell’artista. «Questo progetto consentirà a Frida di essere mostrata come una donna la cui arte rappresentava emancipazione, speranza e potere e consentirà alla sua famiglia di condividere con il pubblico come la sua eredità continua a ispirare migliaia di persone in tutto il mondo», ha aggiunto Alfonso Duran, generale direttore di Frida Kahlo Management. I dettagli specifici del progetto però devono essere ancora svelati.
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