Lei si occupa delle attività di quello che sarà il futuro Museo di Fotografia Contemporanea. Il museo nasce per valorizzare il patrimonio fotografico lombardo, ci sarà attenzione anche per gli ambiti nazionale e internazionale?
Non è esattamente come lei dice. Non vi è una particolare attenzione alla situazione lombarda né gli intenti progettuali sono stati questi. Le attuali collezioni accolgono certamente e logicamente opere di autori milanesi e lombardi (Patellani, Tollini, Nocera, Del Comune, Basilico, Berengo Gardin, Cesare Colombo, Gentili, Ballo Charmet, per fare solo alcuni esempi) ma anche più in generale di autori italiani (faccio i nomi di Jodice, Ghirri, Guidi, Barbieri, Castella, Ventura, Garzia, Fossati, Gioli, Niedermayr, De Pietri, Chiaramonte) ma anche opere di artisti stranieri (per esempio Hammacher, Struth, Fischli e Weiss, Graham, Davies, Willmann). Le attività espositive e tutte le attività in generale terranno conto delle origini del museo ed esso avrà a cuore senza
Si tratteranno autori comunque già affermati o anche giovani promesse?
L’attenzione sarà certamente rivolta sia ad autori noti che a giovani artisti, come già le attività finora svolte hanno indicato.
Qual è la caratteristica distintiva di una fotografia che possa essere chiamata tale? Che so, un fotomontaggio ottenuto da due negativi o un semplice viraggio, sono più fotografici di una ripresa digitale non manipolata?
L’universo delle produzioni e dei comportamenti fotografici è molto vasto da che la fotografia è stata inventata. Ritengo che la fotografia, essendo nata ed essendosi sviluppata in epoche storiche di grandi mutamenti per la nostra civiltà (quella industriale prima e quella postindustriale adesso), abbia come una delle sue caratteristiche principali l’elasticità e la mutevolezza. Non è importante stabilire che cosa è più o meno fotografia, ma come, in che modo lo è: solo adottando uno sguardo molto aperto è possibile capire in quanti modi la fotografia si è espressa e si esprime.
Quale tipo di fotografia contemporanea verrà privilegiata, o ci sarà piuttosto una visione a 360 gradi senza remore verso qualsivoglia utilizzo del mezzo fotografico?
Nel futuro museo, per quanto io possa dire al momento poiché non posso dire quali saranno gli sviluppi del progetto e chi di fatto si occuperà del museo una volta che esso sarà nato, non vi dovranno essere remore non solo nei riguardi
Ci parli anche dei suoi gusti personali, sganciati dal ruolo istituzionale, quali sono i suoi autori preferiti e perché?
Poiché io ho sempre condotto il mio lavoro su un piano storico-critico e non solo su un piano critico, tendo ad analizzare, a studiare e a cercare significati nei diversi autori e nei diversi codici che la loro opera presenta all’interno appunto di un disegno storico. Più che parlare di autori, in generale posso dire che il mio interesse va ed è sempre andato a quell’area della fotografia che, a partire dalle avanguardie e poi sempre più sensibilmente a partire dagli anni Sessanta, intesse un dialogo molto importante e complesso con le arti. Mi interessano comunque le forme più “instabili” e critiche di fotografia, e meno i generi consolidati dalla pratica professionale, e nel tempo ho capito di non avere interesse per le forme narrative e illustrative di fotografia.
Confidando nella lungimiranza che gli specialisti acquistano nei confronti della materia da loro trattata, concludo sempre le interviste con questa domanda: Quale futuro per la fotografia?
Come sempre la fotografia è un’arte di mezzo: sta “fra”. Oggi, fra tecnica e tecnologia vive una radicale trasformazione. Penso che la fotografia storica da un lato occuperà una interessante nicchia fra le arti, dall’altro sarà presto del tutto superata dall’immagine digitale, o potremmo dire che lo è già. Però i giovani la amano molto anche nella sua forma classica, fisica, tangibile, e su questo sto riflettendo, perché ciò che sentono i giovani per me conta sempre moltissimo.
articoli correlati
intervista ad Augusto Pieroni
intervista a Guido Guidi
link correlati
www.museofotografiacontemporanea.com
roberto maggiori
[exibart]
Quale sia il destino di migranti, viaggiatori e poeti Ernest Pignon-Ernest lo esplora - ancora una volta - nell’Espace Louis…
Antonio Ligabue ha saputo coniugare le proprie inquietudini interiori con una forza inedita che si rivela nei suoi dipinti. Alcune…
Situata nello storico Palazzo Leonetti, la sede della Zurich Bank di Napoli si apre all’arte contemporanea: in esposizione una serie…
Si tratta di una mostra-evento dedicata a uno dei più importanti artisti tra XX e XXI secolo: un percorso fra…
Frieze, Tefaf, Independent, Nada, Future Fair, Esther e 1-54. Sguardo agli appuntamenti imperdibili nella Grande Mela, tra stand, debutti e…
Tra fiori, musica e aforismi, l’ultima opera video del grande regista Jonas Mekas arriva a Venezia, in occasione della 60ma…