Categorie: Fotografia

Ad Accra ha aperto il Dikan Center, la più grande biblioteca fotografica africana

di - 1 Gennaio 2023

Ad Accra, la capitale del Ghana, ha recentemente aperto la più nutrita biblioteca fotografica dell’Africa, che esporrà le opere di autori africani e della diaspora, affermati, emergenti oppure dimenticati. Fondato dal fotografo e regista ghanese Paul Ninson, il Dikan Center ospita una raccolta di più di 30mila volumi. Primo spazio del genere in Ghana, il centro ha a disposizione anche uno studio fotografico e delle aule, nei quali si svolgeranno workshop. Sarà attivato anche un programma di borse di studio, rivolto a documentaristi e artisti visivi africani. Uno spazio espositivo ospiterà mostre temporanee, la prima delle quali è dedicata al compianto fotografo documentarista ghanese Emmanuel Bobbie, noto anche come Bob Pixel, scomparso nel 2021. A contribuire alla realizzazione del Dikan Art Center, una campagna di crowdfunding promossa dal fotografo Brandon Stanton, autore del famoso libro Humans of New York, progetto che poi si è diffuso nelle città di tutto il mondo.

Oltre ai volumi dedicati ai pionieri della fotografia nera, come Gordon Parks, che è stato il primo fotografo afroamericano ad essere assunto dalla rivista Life, e pubblicazioni internazionali, tra cui il National Geographic, nella collezione del Dikan Center ci sono anche pubblicazioni rare, tra cui una firmata da Stephen Hill, che nel 1851 fu governatore della colonia britannica della Gold Coast, come era chiamato il Ghana prima dell’indipendenza, ottenuta nel 1957.

«Ho iniziato ad acquistare libri fotografici africani, con l’idea di condividerli con i giovani fotografi a casa, ma man mano che la mia collezione cresceva, mi è venuto in mente che avrei potuto creare una libreria dedicata alla fotografia e all’educazione visiva, quindi ho iniziato a contattare i librai per donazioni», ha spiegato Ninson, che ha raccontato di aver ricevuto donazioni anche da gallerie private e collezionisti. Ninson è stato studente presso l’Institute of Contemporary Photography di New York e con Stanton ha maturato l’idea di creare uno spazio che potesse essere di supporto per gli aspiranti fotografi africani, costretti a lasciare il continente per studiare e formarsi.

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