Paris Photo è anche bella editoria (qui il nostro report dall’edizione 2019) con 33 editori internazionali, centinaia di firme e incontri con i grandi nomi della fotografia mondiale, senza dimenticare, ovviamente, i PhotoBook Awards della Photo-Aperture Foundation. Attribuiti annualmente a fotolibri di qualità , i tre premi vanno al fotolibro d’esordio, al catalogo fotografico dell’anno e al fotolibro dell’anno.
Istituito nel 2012, la giuria di questa edizione del premio era composta da Amanda Maddox, curatrice associata presso il Dipartimento di fotografia del J. Paul Getty Museum, Joanna Milter, direttrice della fotografia al New Yorker, Drew Sawyer, Phillip Leonian e Edith Rosenbaum Leonian, Curator of Photography al Brooklyn Museum, Lesley A. Martin, direttore creativo di Aperture Foundation ed editore di The PhotoBook Review, e Christoph Wiesner, direttore artistico di Paris Photo.
Il PhotoBook of the Year va a Sohrab Hura per The Coast (Ugly Dog, self-published – New Delhi, India), una sequenza di immagini reali a colori senza pose, scattate lungo la costa indiana, per cogliere storie di violenza domestica, religiosa o di casta.
Il First PhotoBook va a Gao Shan con The Eighth Day (Imageless, Wuxi, Cina), la cui storia familiare del fotografo scorre tra le pagine colorate di questo libro. Sono immagini che narrano la relazione tra lui e la madre adottiva, che ha inizio appunto l’ottavo giorno dalla sua nascita. Il mezzo fotografico diventa lo strumento attivo nella loro relazione, consolidando a poco a poco la presenza dell’uno nella vita dell’altro.
Il premio al Photography Catalogue of the Year va a Enghelab Street, a Revolution through Books: Iran 1979 – 1983 di Hannah Darabi edito dalla Spector Books (Leipzig) e Le Bal (Parigi). Si tratta del catalogo della mostra di Hannah Darabi accolta a Le Bal tra gennaio e febbraio scorso, in cui l’artista ha esposto la sua collezione di libri fotografici e politici pubblicati tra il 1979 e il 1983 in Iran, durante il breve periodo di relativa libertà di espressione. Darabi ha creato un saggio visivo accompagnato da scritti di Chowra Makaremi.
Tra gli editori italiani troviamo Damiani (Bologna) e L’Artiere (Bologna) e di quest’ultimo è stato selezionato per la categoria First PhotoBook, il fotolibro di Michele Borzoni Workforce (2019, L’Artiere, Bologna). «La qualità era altissima. Siamo stati contenti che il libro sia stato selezionato, ha qui la visibilità che merita. Pensavamo che raccontasse una realtà troppo italiana, poi ci siamo resi conto che quando parli del particolare vai anche sull’universale, e che il lavoro di Michele ha una forza universale. Credo sia questo uno dei motivi della selezione ma anche perché ha saputo combinare fotografia e testi, che vedono dietro una ricerca importante», ci ha detto l’editore Gianluca Gamberini.
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