Ilaria Abbiento, Quaderno di un'isola
âSummer Talesâ è un prezioso progetto espositivo inaugurato il 10 luglio a Pietrasanta, in provincia di Lucca, a cura di Claudio Composti e in collaborazione con Galleria Valeria Bella Milano, che vede protagonista Ilaria Abbiento insieme a unâopera di Gabriele Basilico. Il viaggio rappresenta il tema cardine di questo percorso, che porta lo spettatore a partecipare emotivamente al cambiamento interiore attraversato dallâartista.
ÂŤOggi a bordo di una nave mi separo dalla mia costa per raggiungere unâisola.
Attraverserò il mare ogni giorno del mio itinerario, nella tasca della giacca ho una pietra acquamarina e un quaderno con la copertina celeste dove annoterò pensiero e percezione, conserverò il mio racconto acquatico intriso di molecole dâazzurro sospese tra cielo e mare, di coordinate incerte e costellazioni mutevoli. Resterò in ascolto del suono dellâoceano, diventerò frammento nella grammatica della costa e sarò abbagliata dalla luce di un solstizio dâestate capace di eclissare lâombra di qualche cicatrice. LĂŹ, dove la terra si perde dentro il mare, sarò isola nellâisolaÂť, cosĂŹ lâartista napoletana racconta del suo Quaderno di unâisola, tappa iniziale di questa mostra.
Abbiamo raggiunto Ilaria Abbiento per farci dire di piĂš su âSummer Talesâ e sulle direzioni del suo lavoro.
Con Summer Tales, siamo di fronte ad un viaggio onirico che attraversa parte di quello che tu hai definito âil mio arcipelago interioreâ. Ci parli di questa geografia di pensiero che si forma progressivamente con il tuo Quaderno di unâisola?
ÂŤâSummer Tales / viaggio oniricoâ è una mostra a cura di Claudio Composti, Direttore artistico di mc2gallery, che ha costruito questa esposizione sullâidea del racconto concettuale di un viaggio attraverso il mare. Le opere in mostra a Pietrasanta sono parte del progetto Quaderno di unâisola realizzato allâAsinara in Sardegna, in cui nei giorni di navigazione ho immaginato di immergermi nel mio oceano interiore ed emergere come lâisola che stavo cercando.  Potrei definirlo il primo capitolo di una serie di opere dedicate alle isole che nella mia geografia di pensiero comporranno alla fine del racconto un arcipelago immaginario insieme alla nuova serie KardĂŹa realizzata a Capraia durante la residenza dâartista Plaza Art Residency e al progetto che realizzerò per la residenza dâartista in Corsica il prossimo autunnoÂť.
Nelle tue opere il mare è sempre presente. Che valore simbolico ha per te?
ÂŤIl mare è la dolce ossessione di tutta la mia ricerca artistica. Ă lâelemento fluido costante di tutte le mie opere, armonico come un mantra che riesce a farmi meditare sulle mie fragilitĂ interiori. Lâascolto continuo del sonoro delle sue onde, e lâimmersione nel profondo azzurro delle sue tempere mi aiutano a ritrovare lâessenza della mia esistenza, per continuare a galleggiareÂť.
Un pensiero sulla fotografia di Gabriele Basilico.
ÂŤIn questa piccola e significativa collettiva lâopera di Gabriele Basilico (Genova 1984), che ricorda la locandina del film di Federico Fellini âE la nave vaâ, diviene il simbolo della partenza di questo viaggio onirico, allâinterno di noi stessi, dal quale non si torna mai uguali a primaÂť.
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