Fu un secolo, l’Ottocento, che tra la fine della Serenissima e il trattato di Campoformido era già cominciato poco felicemente per il Friuli. Che si vide consegnato – tra francesi, Venezia e Vienna – a un destino quanto mai instabile, la cui oscurità era sottolineata, per contrasto, dalle permanenze di un Settecento artisticamente “meraviglioso”. Un passato, recentissimo, in cui gli ultimi bagliori della Serenissima si erano luminosamente riflessi in interventi e imprese artistiche senza uguali.
Ma è proprio nell’Ottocento il secolo in cui il Friuli conosce quelle epocali, profonde trasformazioni in grado di modificarne la sua struttura sociale da feudale a moderna.
Molti di questi cambiamenti oggi possono essere rivissuti e analizzati attraverso le opere d’arte del periodo, esposte in quest’ampia mostra udinese. Il progetto approfondisce anche molti degli studi sinora condotti sul tema e stimola nuove ricerche, per riscoprire un secolo attraverso letture multiple ed inusuali. Dalle trasformazioni urbanistiche, all’architettura, alla scultura, alle incisioni ed alla fotografia, dalle memorie dei patrioti risorgimentali friulani, al costume, alla devozione popolare, alle donne, viene ricostruito il percorso storico, artistico e più largamente culturale di una città che, nel corso di un solo secolo da 15.000 abitanti si portò a 36.000.
Nuovi edifici realizzati da capaci architetti sorsero sotto l’occhio vigile di una “Commissione di ornato” e numerose furono le abitazioni della crescente borghesia e della nobiltà abbellite con decorazioni di artisti friulani come Odorico Politi, Michelangelo Grigoletti, Giuseppe Tominz. Nasce, inoltre, nel 1866 – a sottolineare la “Italianità” di questa terra – anche il Museo Friulano, che anticipava di qualche anno iniziative d’eccezione nei confronti dell’arte, come L’inventario delle opere d’arte del Friuli realizzato nel 1873 da Battista Cavalcaselle, cui seguì anche una schedatura fotografica dei quasi mille oggetti d’arte così individuati.
E’ un vero itinerario insomma quello proposto nella Udine dell’Ottocento, articolato attraverso una serie di mostre di approfondimento, come quella sugli Scultori friulani dell’800 che vede esposte a rotazione nell’atrio del Castello una selezione delle opere ospitate nella gipsoteca. Nel Museo della fotografia è anche visitabile Udine nell’Ottocento. Immagini e fotografia, ottimo strumento per individuare le tappe sull’evolversi della città.
francesca agostinelli
mostre viste il 28 dicembre 2004
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