L’ inchiesta, coordinata dal pm di Firenze Alessandro Nencini, e’ partita l’ estate scorsa dalla vendita dell’ immobile che ospitera’ una nuova sezione del museo. L’immobile è stato ceduto per 12 miliardi di lire nel 1998 da un’ immobiliare facente capo a societa’ del napoletano.
Partendo dalla verifica della contabilita’ dell’ immobiliare, la gdf avrebbe scoperto una plusvalenza di 9 mld e mezzo tra il valore del palazzo iscritto in bilancio e il prezzo ricavato.
La somma sarebbe stata coperta in parte con false fatturazioni per ristrutturazioni edilizie o restituzione di finanziamenti mai ricevuti da societa’ collegate.
Un’altra parte dei soldi (almeno 4 mld e mezzo) sarebbe invece stata investita parte in fondi comuni italiani, parte in Lussemburgo prima e poi a Ginevra per finire infine negli Stati Uniti. Tra i denunciati figura anche un promotore finanziario fiorentino
Donato de’Bardi detto Donatello, (Firenze 1386 – 1466)
Putto danzante
Marmo, particolare della cantoria originariamente collocata in Duomo, smontata nel 1668 e ricomposta nel museo dopo il 1883
[exibart]
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