Conclusa felicemente l’esperienza del 2004, l’anno come Capitale Europea della Cultura, nel 2005 Genova si volge a Oriente. Un altro anno tematico quindi, con un nuovo filo conduttore che sviluppa mostre e iniziative in diverse sedi: il Giappone . Il 2005 inaugura un lungo, corposo progetto che consolida il rapporto artistico e culturale tra il Giappone e il capoluogo ligure, sede di uno dei maggiori musei d’arte orientale europei, il Museo Chiossone, cardine dell’esperienza. Dal 2005 al 2007 sono previste mostre e iniziative dedicate al Paese del Sol Levante, in un complesso ciclo di eventi per approfondire come l’arte, la storia e la cultura del Giappone si siano sviluppate dal Medioevo ad oggi.
L’arte del mutamento, infatti, non è solo un titolo ma una vera e propria chiave di lettura del progetto: la cultura giapponese ha conosciuto nei secoli l’influenza di altre culture, dal controverso, millenario rapporto con la Cina all’impatto con il cristianesimo, alle più recenti relazioni con gli Stati Uniti, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, per citare solo gli esempi più noti.
Scrive Gian Carlo Calza, curatore del progetto, che quando il Giappone si confronta con altre realtà cerca di farle proprie, “ne fa spesso grandi indigestioni che fanno temere per la perdita di sé. Ma poi risorge sempre arricchito dai frutti dell’incontro, talvolta anche scontro, con quelle realtà diverse”. Per questo, il progetto triennale “ha per fondamento la trasformazione vista attraverso l’arte. Trasformazione nel senso del passaggio da un tipo di società a un’altra, dell’accelerazione e intensificazione dei rapporti, dell’approfondimento, della messa a confronto ed esaltazione delle differenze culturali.” Un’idea che in questo primo anno si concretizza al Museo Chiossone con Acqua Fuoco Luce Fiori – Bronzi dall’Antichità al XIX Secolo e con un percorso espositivo che racconta la vita dell’ambasciatore genovese, e a Palazzo Ducale in quattro mostre diverse, contemporanee e in qualche modo complementari.
Capolavori dal Museo Chiossone. Stampe e dipinti Ukiyoe propone centocinquanta opere dal ‘600 alla metà dell’Ottocento, per raccontare attraverso le opere d’arte la società giapponese nei due secoli precedenti le grandi trasformazioni del 1854, con la crisi del sistema feudale, l’apertura del Paese all’estero, i profondi cambiamenti sociali e la conseguente rivoluzione del gusto e
Hiroshima-Nagasaki. Fotografia della memoria, nel sessantesimo anniversario, descrive il calvario delle due città distrutte dalle bombe atomiche. E, con un’installazione dedicata alla piccola Sadako e alle sue gru di carta, racconta con poesia il dolore e il ricordo.
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Sono andata a visitare la mostra perchè ero a Genova per altri motivi. Ho trovato sia il Chiossone che la parte a palazzo Ducale interessante (in particolare i tessuti, veramente molto belli e insoliti), ma il tutto vale veramente solo se si unisce alla visita della città di Genova, veramente fantastica dopo il totale rinnovamento degli ultimi anni.