Amore per l’arte, amore per la concretezza. Questo quanto emerge dalla mostra Città scura, mostra di pittura e videoinstallazione che grazie alle opere dei giovani artisti Marco Puerari, Matteo Fontana e Maurizio Schnabl, offre un viaggio attraverso la Genova meno nota, ma più autentica.
Definendo la propria arte “espressionismo informale”, Marco Puerari (Genova, 1975), pittore con all’attivo mostre anche a livello internazionale, rifiuta il concettualismo puro e l’astrattismo indefinito, per dedicarsi alla rappresentazione tangibile dei propri sentimenti, riversando sulla tela tutte le sensazioni che la città gli suscita. Ed è così che il senso d’oppressione dato dai vicoli emerge e si concretizza nelle sfumature cupe dei colori acrilici e del carboncino; nella sua “Città scura” e nei
Si tratta di una città non ancora Ge-Nova, che “è bella quando riesci a viverla un po’. La Genova dei contrasti”; dei contrasti anche cromatici: lampi di colore improvviso, acceso e abbagliante, che guizza fuori, attraverso i portici di Caricamento, come in “Fondo rosso” o che illumina il Porto Antico di rosso vivo e acceso. Non mancano, inoltre, le figure; la città è popolata anche di persone, a volte spettrali e sfuggenti, come è nel carattere dei genovesi, (“Venigh-gal”), a volte molto concrete e figlie del degrado dei vicoli, come le “Cercatrici di fumo”, a testimoniare l’esperienza di chi sa cosa voglia dire abitare nel centro più nascosto di questa città.
Ad accompagnare i quadri, una videoinstallazione di Matteo Fontana e Maurizio Schnabl; fotografie e un video dedicati alla città: la Genova dei contrasti di Puerari è fissata negli istanti di vita quotidiana colti dal fotografo Matteo Fontana (Genova, 1972) che ha sapientemente accostato lusso e degrado, città dei genovesi e città dei
medea garrone
mostra visitata il 7 maggio 2004
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cara medea questi artisti hanno saputo leggere la città di genova in modo singolare..seducente..il tuo articolo poi li rende vivi..queste letture di città mediterranee restano suadenti.. ricordano di una serata a napoli post concerto a scambiare emozioni con fabrizio de andre'..lui amava napoli perchè amava genova..perchè amava i colori..
roberto