Categorie: genova

fino al 6.VII.2003 | Metamorfosi del Mito | Genova, Palazzo Ducale – Appartamento del Doge

di - 16 Aprile 2003

Le sale dell’appartamento del Doge come un nuovo Olimpo, un vibrante incontro con dee, ninfe e donne tra le più sensuali di tutta la storia dell’arte. Esseri capaci di sedurre uomini e divinità, consapevoli o meno di far ardere grandi passioni e per le quali riceve titaniche punizioni.
Ecco svelato il filo condutture della mostra, creature tormentate da “umane passioni “, che trovano nel trasformarsi la liberazione da una situazione impossibile.
L’esposizione si connota come una sorta di viaggio tra pittura e letteratura da compiersi attraverso le rappresentazioni figurative delle principali tematiche mitologiche legate alle Metamorfosi di Ovidio.
Il percorso iconografico mira a valorizzare la trasformazione del Mito, attraverso le interpretazioni degli artisti attivi a Napoli, Genova e Venezia tra 600 e 700, periodo in cui il Mito gode di un rinnovato interesse. La riproposta del repertorio mitologico, consente di raffrontare le opere prodotte in quegli anni verificando l’evoluzione del linguaggio artistico dalle esperienze pittoriche precedenti. Dal Barocco al Tardobarocco.
Il percorso espositivo scioglie argutamente il complesso intreccio narrativo del poema suddividendo le opere in alcuni filoni principali relativi al Momento della Trasformazione, al Protagonismo di Giove, alle Punizioni degli Dei, alla Dimensione Solare e agli Amori.
Il raggruppamento per tematica permette un confronto diretto tra le tre città. Per l’ambito genovese, che nel 600 gode di grande importanza economica e politica riflettendosi sulla richiesta di palazzi affrescati, sono prese in considerazione le produzioni pittoriche di artisti quali il Grechetto, Castello, Piola, Guidobono, De Ferrari, Magnasco, Carlone. Nello stesso periodo a Napoli si assiste all’affermazione della scuola pittorica napoletana capeggiata da Luca Giordano, del quale sono esposti in mostra tra gli altri Nettuno e Coronide e La morte di Orfeo.
Nella Venezia tra Sei e Settecento la tematica mitologica celebra il gusto dei committenti nelle decorazioni delle ville. I pittori (Ricci, Pellegrini e Amigoni) realizzano tele mitologiche per committenti di altre cittĂ  portando la pittura veneta anche in ambito europeo.
Le grandi tele trovano giusta collocazione e assonanza con le sale barocche dell’appartamento, l’aspetto teatrale è assicurato grazie all’utilizzo di pesanti cavalletti. Da segnalare la presenza degli utilissimi pannelli didattici riportanti le vicende dei miti e la presenza di un video d’approfondimento sugli affreschi ovidiani dei palazzi genovesi “Uno spazio per il mito: affreschi nei palazzi genovesi”. La mostra nasce dalla sinergia tra le Università di Genova, Salerno e Trieste e da una felice collaborazione tra la Biennale delle Arti del Mediterraneo e Palazzo Ducale e si trasferirà alla Pinacoteca Provinciale di Salerno dal 19 Luglio fino al 19 ottobre 2003

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Grande pittura genovese.Da Gregorio De Ferrari.
Il Grechetto.

angelisa leonesio
mostra visitata il 22 marzo 2003


Metamorfosi del Mito. Pittura Barocca tra Napoli, Genova e Venezia
Piazza Matteotti 9 – 16123 Genova
Catalogo Electa a cura di Mario Alberto Pavone – prezzo €40 – in mostra €32Prezzi
Orari: aperto tutti i giorni escluso il lunedì dalle ore 9.00 alle ore 21.00
Visite guidate ogni sabato, domenica e festivi dalle ore 16.00
Prenotazioni ed informazioni – tel. 010-5574004 – Tel. 010-562390
EMail : palazzoducale@palazzoducale.genova.it Ticket Office EMail : biglietteria@palazzoducale.genova.it
Intero € 7,00- Ridotto € 6,00 – Scuole € 3,00 -Biglietto famiglia € 15,00
Biglietto cumulativo con l’Acquario di Genova acquistabile nelle rispettive biglietterie
Cumulativo intero € 16,00- Cumulativo ridotto € 8,50 – Cumulativo gruppi € 14,00
Nell’ambito di Palazzo Ducale, guardaroba gratuito, carrozzelle per disabili, ristorazione, bookshop, Audioguide


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