Categorie: Il fatto

Giocare alla guerra? | No, al ricordo

di - 4 Luglio 2016
L’origine della performance metropolitana, forse è questo il termine più adatto, è da ricercare in una battaglia di cento anni fa, quando 19mila soldati persero la vita in quello che fu il primo giorno dell’offensiva anglo-francese durante la prima guerra mondiale.
E così, Deller, ex Turner Prize e sempre pronto a stupire, ha distribuito mille e 400 soldati, abbigliati come all’epoca, in un “memoriale umano” che si è riversato nelle linee del metrò, sulle strade principali, nei centri commerciali, provocando almeno almeno un po’ di curiosità.
L’ideatore della rievocazione della Battaglia di Orgreave nel 2001, ha lavorato con qualcosa come 27 associazioni, tra cui i National Theatre di Londra, quello di Scozia e Manchester e con la commissione di “14-18 Now”, il programma culturale ufficiale per la commemorazione del centenario.
I volontari, in silenzio, hanno distribuito agli avventori le schede con i nomi e le etĂ  delle vittime delle battaglia.
Un’opera “potenziale”, dove l’arte pubblica entra nel quotidiano in maniera forse stavolta davvero imprevista, che più che una chiamata alle armi è una chiamata per restare svegli. E mai come ora non solo c’è bisogno di una veglia consapevole, ma anche della memoria. E scoprire questi soldati “speciali” nell’epoca in cui gli eserciti presidiano le Capitali d’Occidente è una sorta di strano misunderstanding, anche un poco inquietante. E che parla di un futuro decisamente prevedibile. (MB)

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  • Quando uno di questi finti soldati da a voi la lista delle vittime voi date a lui una lista con i nomi dei vs defunti (genitori, amici, conoscenti...).

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