Fino al 14 maggio Lynda Corazza espone nella mostra allestita presso il Museo civico di Storia Naturale G. Doria, a Genova, di cui sono curatore. Con la scusa della mostra ho pensato di intervistarla, per farmi raccontare qualcosa di lei, dei suoi calzini e soprattutto di un progetto a fumetti al quale mi accennava alcuni mesi fa quando ci siamo incontrati a Genova.
Partiamo dall’inizio: quando hai cominciato a lavorare come illustratrice?
Ho frequentato la Scuola delle Arti Decorative di Strasburgo. L’anno del diploma ho spedito i miei progetti di album per bambini alle Editions du Rouergue e loro decisero di pubblicarli. Era il 1996.
Quando eri bambina pensavi che da grande avresti fatto l’illustratrice?
No. Disegnare mi piaceva, ma non pensavo che quello potesse diventare un lavoro.
Hai pubblicato molto con la Rourgue, poi hai smesso. Perché?
E’ sempre stato Olivier Doouzou a spingermi perché lavorassi a nuovi progetti. Dopo che ha lasciato la Rouergue non ho avuto più voglia di far altri libri con loro.
Preferisci lavorare da sola o con un autore?
Ho fatto diversi libri da sola però mi piace lavorare con un autore perché ci si scambiano le idee. Lavorare con un autore è diverso dal fare tutto da sola chiusa in studio, senza parlare con nessuno.
Come ti è venuta in mente l’idea di fare un libro usando dei calzini?
Avevo un vecchio calzino nero e per quanto cercassi non riuscivo a trovare l’altro. Così ho deciso di usarlo per farne qualcosa. All’epoca mi piacevano le mucche e così lo usai per farne una. Poi ho pensato che sarebbe stato divertente fare un libro con animali ricavati dai calzini…
Sul tuo blog hai pubblicato un fumetto sulla tua vita da neomamma: l’ultima volta che ci siamo visti mi hai detto che forse c’era un editore interessato a pubblicarlo.
Sì, ho firmato il contratto con Delcourt. Il libro uscirà in aprile e si intitolerà Je veux un bébé, moi non plus!
Questo è il tuo primo fumetto, ne farai degli altri?
Sì, anzi, penso di cominciare subito.
Parlando di fumetto quali sono gli autori che preferisci?
A dire il vero conosco più i libri per bambini che i fumetti. Ma mi piacciono molto Nicolas de Crécy, Lewis Trondheim, Edika e Loustal.
Hai un progetto speciale al quale vorresti dedicarti?
Sì, l’ho appena fatto con questo fumetto: non pensavo di essere in grado di farlo e invece…
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Lynda Corazza
MamLynda, il blog
Les Éditions du Rouergue
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